Nel pomeriggio di ieri (domenica 13 marzo), allo stadio “Città di Torino” di Umbertide, è apparso un inquietante scritto, diffuso in molteplici volantini, sparsi ovunque, che hanno destato immediatamente la curiosità dei cittadini.
Il consigliere comunale di Umbertide Viva, Giovanna Monni, che ha segnalato il fatto alla nostra redazione, ci ha comunicato che “questo scritto, intriso certamente di follia, è stato portato all’attenzione dei Carabinieri, affinché questi valutino la necessità di risalire al suo autore. Resta il fatto che sono state mosse accuse molte pesanti contro la religione cattolica e la Chiesa, dimenticando il ruolo sociale, educativo e di aiuto ai bisognosi che viene svolto da sacerdoti, missionari o figure affini, spesso dimenticato”. Monni aggiunge anche:
Se Umbertide per spessore culturale e valore umano dei suoi cittadini, potrebbe dirsi pronta, a condizioni chiare e garanzie specifiche, ad accogliere strutture di fedi diverse, come ha fatto con i Testimoni di Geova o come si è voluto fare con l’islam su imposizione forzosa del PD, i rappresentanti e i fedeli di queste religioni sono disposti a fare lo stesso? Sono disposti al medesimo rispetto e riconoscimento? È davvero opportuno che la nostra Comunità ospiti una moschea delle dimensioni preannunciate?
Il tema della moschea sarà anche oggetto di un convegno promosso dal centrodestra umbertidese, in programma ad aprile, aperto alla cittadinanza e ai rappresentanti politici, al fine di presentare il progetto edilizio della moschea stessa e analizzare gli effetti che produrrebbe nel territorio. “Ci è sembrato doveroso – conclude Monni – dare la possibilità alla cittadinanza di conoscere meglio la questione, furbescamente taciuta dall’Amministrazione”.
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