“L'Italia è riuscita a gestire in passato in maniera ordinata ed efficiente i fenomeni migratori che hanno interessato milioni di suoi cittadini, partiti per cercare lavoro in altri paesi. E lo ha fatto costruendo collaborazioni e sottoscrivendo convenzioni a tutela dei diritti dei migranti. È per questo indecente che oggi il nostro paese neghi quelle stesse convenzioni ai paesi da cui provengono oggi i migranti che raggiungono, per le stesse ragioni, l'Italia”.
Lo ha detto oggi dal museo dell'emigrazione di Gualdo Tadino, Morena Piccinini, presidente nazionale dell'Inca Cgil, concludendo l'iniziativa promossa dalla Cgil di Perugia e dal patronato Inca dal titolo “Fuga dalla povertà: le migrazioni parlano la stessa lingua”, tenuta presso il Museo regionale dell'Emigrazione, a Gualdo Tadino, e alla quale sono intervenuti Hedi Khirat (Cgil Gualdo Tadino), Franca Gasparri (coordinatrice regionale Inca Cgil), Vincenzo Sgalla (segretario generale Cgil Perugia), Francoise Anna Rondeau (centro integrazione lavoratori immigrati del Belgio), Claudio Carnieri (presidente Aur), Sergio Angelini (associazione Urulef), Eleonora Medda (coordinatrice Inca Belgio), Mario Bravi (segretario generale Cgil Umbria).
L'incontro è stata un'occasione per mettere in relazione vecchie e nuove migrazioni, ripercorrendo anche la storia di un territorio fortemente caratterizzato sotto questo punto di vista, come ha sottolineato anche il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni.
“L'Umbria è un esempio di regione in cui si è riusciti a gestire in modo positivo l'accoglienza e la complessità della mobilità delle persone”, ha osservato ancora Piccini, sottolineando invece il ritardo dell'Italia dove l'immigrazione continua ad essere gestita “soprattutto come un problema di ordine pubblico, sempre sull'onda dell'emergenza, senza comprendere che i processi migratori in realtà creano ricchezza sia per il Paese di origine che per quello ospitante”.
L'iniziativa della Cgil e dell'Inca a Gualdo Tadino è stata anche occasione per ricordare una figura importante per il sindacato e per il patronato in Umbria e in particolare nel territorio gualdese, Mara Sensi, recentemente scomparsa, e alla quale è stata dedicata una targa che da oggi è esposta presso la sede della Cgil di Gualdo Tadino. Nella targa si legge: “Il tuo impegno, la tua passione, saranno il faro del nostro agire. Una vita dedicata alla tutela ed ai diritti non può mai morire”.
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