Dopo le feroci polemiche delle ultime 24 ore, alla fine è arrivato il dietrofront dei dirigenti scolastici dei licei di Sansepolcro, che avevano inizialmente vietato l’accesso nei loro plessi agli studenti umbri della zona rossa, imponendo di fatto la didattica a distanza.
Da domani (martedì 9 febbraio), quindi, i ragazzi della valtiberina umbra potranno tornare regolarmente in classe negli istituti biturgensi.
In queste ore, dopo quello del liceo artistico “Giovagnoli”, è arrivato infatti anche il passo indietro di Claudio Tomoli, preside del Liceo “Città di Piero”, confermato anche dalla nuova circolare apparsa sulla home del sito ufficiale della scuola:
“A seguito dello scambio avuto col sindaco di Sansepolcro e l’Ufficio Scolastico Provinciale, teso a valutare una possibile chiusura della scuola per tutti gli studenti a scopo cautelativo vista la contiguità dei territori di Valtiberina Umbra e Toscana, si ritiene opportuno continuare con la scuola in presenza al 50% in attesa delle decisioni delle Istituzioni superiori. Di conseguenza da domani gli studenti umbri e toscani saranno in presenza per i gruppi in precedenza comunicati”.
Il dietrofront del liceo artistico, come detto, era arrivato già a metà mattinata con le parole del dirigente Giuseppe De Iasi, che oltre agli studenti, aveva comunicato anche a professori e personale Ata umbri di rimanere al di là dei confini toscani. “La sopraggiunta nota della Regione Umbria, – aveva sottolineato De Iasi nella nuova circolare – pur non tutelando la popolazione scolastica aretina, ci costringe a ritirare la precedente comunicazione”.
Oltre alle parole dei sindaci di Citerna e San Giustino, che hanno parlato di “atto discriminatorio e contra legem”, oggi pomeriggio sono arrivate anche le dichiarazioni del primo cittadino di Città di Castello Luciano Bacchetta: “La comunicazione dei licei di Sansepolcro agli studenti umbri non è giusta sul piano morale e sostanziale, ma desta forti perplessità anche dal punto di vista giuridico. Auspico che questa brutta, antipatica e molto sgradevole vicenda possa finire molto velocemente e sia stata solo un equivoco, perché non è una bella pagina di collaborazione tra città limitrofe”.
Anche se molti studenti umbri, questa mattina, sono andati ugualmente nelle rispettive scuole di Sansepolcro, contravvenendo di fatto alle “contestate” circolari e seguendo il consiglio del sindaco di San Giustino Fratini ai genitori – “Mandate tranquillamente i figli a scuola” – da domani la situazione dovrebbe tornare alla normalità.
Il caso, intanto, è stato approfondito da entrambi i presidenti di Regione Tesei e Giani mentre i sindaci dell’Altotevere umbro si sono attivati con la Prefettura di Perugia perché prenda contatto con la Prefettura di Arezzo.