La ricostruzione del muro di sfioro sarà completata entro poche settimana, poi i collaudi che riporteranno l'invaso al pieno recupero | Il sindaco di Sansepolcro "Da tempo attendevamo questo momento"
Giornata importante quella di oggi (venerdì 17 giugno) per tutto l’Altotevere. Le regioni Toscana e Umbria, rispettivamente con gli assessori Stefania Saccardi e Roberto Morroni, si sono infatti incontrate, insieme ad alcuni sindaci del comprensorio, nel cuore dell’invaso di Montedoglio, alla presenza di Domenico Caprini, presidente dell’Eaut (ente che gestisce l’infrastruttura).
E’ la prima volta che accade dall’inizio del cantiere (la consegna dei lavori fu nel 2019) che tutti gli enti coinvolti si riuniscano insieme sopra lo sbarramento dell’invaso artificiale. L’occasione, infatti, è alquanto importante: le opere di conclusione di ripristino dello sfioratore sono in dirittura d’arrivo (resterebbe da completare una parte dell’ultimo concio), sicuramente entro fine luglio.
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Entro poche settimane ci sarà il sopralluogo dell’autorità dighe, che anticiperà i dovuti collaudi finali. Dopo di che ci vorrà ancora (massimo) un anno per tornare al pieno recupero della diga di Montedoglio. Un ferita che dopo quasi 12 lunghi anni – il muro crollò nel lontanissimo 29 dicembre 2010 – molti dei quali spesi nei tribunali, si sta lentamente (e finalmente) rimarginando.
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“Siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la conclusione dei lavori del muro di sfioro – ha dichiarato stamattina il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti – Un cantiere imponente in piena attività lavorativa. Da tempo attendevamo questo momento. Ci auspichiamo che l’ultimazione del concio mancante e le conseguenti operazioni di collaudo, diano modo in breve tempo a questo bacino artificiale di tornare ad operare a pieno regime”.
“Ringraziamo per quanto fatto in questi ultimi anni dal presidente uscente di Eaut Domenico Caprini – ha aggiunto il primo cittadino – e ci auguriamo che la Regione Toscana scelga un candidato della Valtiberina come nuovo presidente dell’ente. E’ importante che sia una figura del nostro comprensorio a ricoprire questo incarico, che possa conoscere al meglio peculiarità, caratteristiche ed esigenze del territorio per gestire al meglio e consapevolmente ogni dinamica amministrativa.”