Dopo la notizia del drammatico incidente consumatosi ieri, 11 ottobre 2011, in un cantiere edile di San Mariano di Corciano, dove un uomo, un operaio di 65 anni, è morto precipitando nella tromba di un ascensore, il sindacato torna a parlare delle “morti bianche” che si verificano con una certa incidenza In Umbria. L’incidente è avvenuto ad appena due giorni dal tragico episodio di Massa Martana, che è costato la vita ad un muratore 58enne.
“La crisi economica ed il peggioramento delle condizioni pensionistiche dei lavoratori – scrivono dalla Cgil – costringono non poche persone a rimandare il pensionamento, o peggio, a ricercare fonti di reddito alternative alle magre entrate previdenziali”, sostiene il sindacato, che torna a condannare le misure previdenziali governative, e attribuisce un certo rilievo a quella che probabilmente è una delle ricadute più nefaste della congiuntura economica sul mondo del lavoro: il pericoloso calo dell’attenzione sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori.
In occasione della presentazione, poche settimane fa, dei dati Inail sul “calo degli incidenti sul lavoro”, la Cgil ha sollecitato, in una sua nota, la massima cautela nell’affrontare la questione, invitando a non abbassare la guardia sulla tematica della sicurezza sui luoghi di lavoro, che continua a costituire uno dei maggiori problemi per la salute pubblica del nostro Paese, con costi umani, sociali ed economici affatto irrilevanti.