Un tragico incidente sul lavoro è avvenuto lunedì mattina a San Mariano di Corciano. Un addetto alle pulizie è morto cadendo da un edificio mentre stava lavando delle vetrate. Inutile purtroppo l’intervento del 118, l’uomo – un 57enne di Magione, Roberto Raspati – è infatti morto sul colpo.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo, dipendente di una ditta di pulizie, mentre lavorava all’interno di un edificio, intento a pulire alcune vetrate, per cause ancora da accertare, è precipitato da un’altezza di circa 5 metri.
Una persona, accortasi dell’accaduto, ha immediatamente allertato il 118 e la Polizia di Stato, giunti poco dopo sul luogo dell’evento, insieme al personale della Polizia Scientifica, del medico legale e di personale dell’ispettorato al lavoro dell’Usl Umbria 1.
Sono in corso le indagini da parte della Procura di Perugia per ricostruire l’accaduto. La salma dell’uomo è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Ad esprimere cordoglio per la tragedia sono i sindaci di Corciano, Cristian Betti, e Magione, Giacomo Chiodini che parlano di un “incidente mortale sul lavoro, che purtroppo colpisce la nostra comunità e quella della vicina Magione. Roberto Raspati, 57 anni di Monte del Lago, è purtroppo venuto a mancare per una caduta dall’alto avvenuta mentre lavorava in un condominio in zona Girasole.
Sono in contatto con le Forze dell’Ordine per essere informato sulle dinamiche, ancora da chiarire.
Le Amministrazioni di Corciano e Magione esprimono le più sentite condoglianze. Siamo vicini ai suoi cari in questo momento di profondo dolore”.
“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita“. Il 2023 si apre con un’altra vittima sul lavoro. Per la Cisl Umbria è arrivato il momento di dire basta a questi tragici incidenti: “I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, continuano ad essere allarmanti, drammatici. Nel 2022 gli incidenti sono aumentati rispetto all’anno precedente del 23,3 per cento. Venti sono stati invece i morti con l’ultimo decesso avvenuto a Castel Viscardo a fine dicembre. In attesa di comprendere dalle autorità competenti cosa sia accaduto a Corciano, come Cisl Umbria siamo convinti che dobbiamo fermare questa lunga scia di sangue, una strage silenziosa che non può diventare un dato statistico, rassegnazione. Servono maggiori controlli da parte degli organi preposti che debbono essere rafforzati numericamente nei presidi”.
“Su questa direzione va il recepimento accordo Coordinamento vigilanza deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 30 dicembre. E’ necessario – conclude la Cisl Umbria – impegnarsi per un’attività concertativa con le istituzioni e le parti datoriali che sappia dare una concreta risposta ai lavoratori, facendo fare a tutti gli attori un balzo culturale in avanti”.
(ultimo aggiornamento alle 18,15)