Orvieto

Morte Carlo Clemente, ci sono indagati

Il Procuratore Capo di Terni, Alberto Liguori, ha informato che ci sono degli indagati per la morte di Carlo Clemente, il 36enne di San Martino Valle Caudina (AV) che è morto in seguito a un incidente sul posto di lavoro. La Procura di Terni specifica che si tratta di “atto dovuto” e che gli indagati “per rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” sono i datori di lavori e gli addetti al cantiere “al fine di perimetrare eventuali responsabilità tra società appaltatrice dei lavori e società subappaltatrici, in particolare – spiega la Procura – sull’eventuale mancato rispetto delle norme che prevedono la presenza obbligatoria di apposite transenne ai lati dello scavo al fine di prevenire eventuali cadute,così come la verifica circa l’effettiva dotazione dei dispositivi di protezione individuale di sicurezza previsti per tutti i lavoratori”.

Incidente mortale sul lavoro, indaga Polizia di Orvieto

A indagare sull’incidente mortale sul lavoro di Castel Viscardo sono gli agenti della Polizia di Stato di Orvieto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Terni. Gli agenti sono accorsi sul luogo della tragedia, unitamente ai Vigili del Fuoco, Sasu e personale dell’Usl2. Le indagini sono particolarmente delicate a causa dell’intervento di alcuni operai che sono intervenuti per soccorrere il collega Carlo Clemente che hanno ‘inquinato’ la i luoghi nella fase di recupero del corpo portato in superficie in attesa dei soccorsi.

Carlo Clemente ancora in vita quando è stato soccorso dai colleghi

Secondo le testimonianze raccolte in loco dagli agenti subito dopo la tragedia, sembra che alcuni operai abbiano dichiarato che Carlo Clemente fosse ancora in vita quando è stato riportato in superficie, anche se in gravissime condizioni. Purtroppo, il 36enne è deceduto prima che i sanitari del 118 potessero arrivare sul luogo della tragedia. Come sottolineato dalla Procura: “La tempestività dell’intervento dei sanitari non è stata favorita dalla zona impervia da raggiungere con normali mezzi di soccorso”. In giornata, il PM titolare del fascicolo di inchiesta affiderà al medico legale di turno l’incarico per espletare l’esame esterno del cadavere. Da questo si deciderà se effettuare o meno l’autopsia sul corpo della vittima.