(Giada Martinetti) – In parte ribaltata, in parte a rischio di finire in una bolla di sapone. La Corte d’appello di Perugia ha detto la sua, oggi pomeriggio, sulla inchiesta per i lavori del parcheggio del Tribunale di Spoleto che nel 2009 aveva portato alla condanna di 5 persone, tra cui l’ingegner capo del comune Massimo Coccetta e un geometra municipale (clicca qui). Per il dirigente comunale, accusato di abuso d’ufficio e falso ideologico e condannato in primo grado a 1 anno e mezzo, oggi pomeriggio (ieri, n.d.r.) è arrivata l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”. Una notizia che è stata accolta con grande soddisfazione in Comune. Al geometra municipale e alle tre persone delle ditte impegnate dei lavori, ai quali l’accusa aveva contestato alcune violazioni alle norme urbanistiche, è stata riconosciuta l’intervenuta prescrizione. C’era poi un ulteriore aspetto che riguardava esclusivamente i 3 privati: la contestazione del reato di truffa per aver utilizzato materiali non idonei. La Corte d’Appello perugina ha derubricato il reato in “frode di pubblica fornitura” condannando gli interessati a 1 anno e 400 euro di multa (in primo grado avevano riportato 16 mesi di condanna e 400 €). Le difese di questi ultimi hanno già annunciato di voler presentare ricorso per Cassazione certe di dimostrare l’estraneità dei propri assistiti. Anche se pare certo che arriverà prima la prescrizione.
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Inchiesta parcheggio tribunale: assolto Ing Coccetta, prescritti alcuni reati. Confermate condanne per 3
Sab, 01/10/2011 - 00:38