Il Giacinto prende posizione contro il prossimo avvio del nuovo inceneritore della Tozzi Holding (ex Printer). In una nota, il candidato sindaco Ortenzi afferma: “Come è possibile aver combattuto e continuare a combattere contro l’inceneritore della Terni Ena, avviato nel 2002, e consentire al nuovo soggetto imprenditoriale di avviarne un altro funzionante con le stesse identiche caratteristiche di quello del gruppo Acea? Infatti l’impianto funzionerebbe utilizzando il rifiuto pulper di cartiera, già usato dall’inceneritore Acea, quindi con gli stessi identici problemi che già aveva sollevato e continua a sollevare l’impianto di Maratta Bassa, vicino all’ex inceneritore Asm”.
“Il controllo delle emissioni, già di per sé critico per quanto riguarda il rilevare i valori soprattutto nelle zone di Borgo Rivo e Campitello, rappresenta già di per sé un fattore di costante allerta, da monitorare con più efficacia e solerzia. In questo contesto – continua Ortenzi – aggiungere all’esistente un nuovo inceneritore rappresenta una scelta del tutto inopportuna, considerando anche i molti no che sono stati detti alle Acciaierie per l’avvio di una centrale termoelettrica, indispensabile a Viale Brin per reggere la concorrenza internazionale. Dire no alle Acciaierie, pilastro essenziale oltre che storico dell’economia ternana, e dire sì a un imprenditore poco noto a livello nazionale che oltre che in Magadascar ha aperto un inceneritore in Puglia, suscita molte perplessità. Il Giacinto quindi si schiera decisamente contro l’avvio di questo nuovo impianto e, se proprio un sacrificio ambientale deve essere fatto, va fatto a favore delle Acciaierie della Thyssen, che garantiscono migliaia di posti di lavoro e che sono sempre a rischio competitività, piuttosto che per un impianto che nel migliore dei casi assicurerà una decina di posti di lavoro e di cui il territorio di Terni non sente affatto necessità”.