Inceneritore Terni, occupato il consiglio regionale dell'Umbria | Aggiornamento - Tuttoggi.info

Inceneritore Terni, occupato il consiglio regionale dell’Umbria | Aggiornamento

Redazione

Inceneritore Terni, occupato il consiglio regionale dell’Umbria | Aggiornamento

Forte protesta di Lega Nord e Movimento 5 stelle dopo l'assenza di risposte sull'inceneritore | Assessore Cecchini: "Qualità dell'aria in cima alle priorità della Giunta regionale" | Leonelli: "Serve soluzione equilibrata"
Mer, 08/03/2017 - 10:10

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Aggiornamento alle ore 22 – Prosegue la protesta di Lega Nord e Movimento 5 stelle in merito all’inceneritore di Terni, nonostante nel pomeriggio sia arrivata una nota ufficiale sul tema dell’assessore regionale Fernanda Cecchini.

Piena disponibilità ad affrontare i temi legati alla qualità dell’aria nel territorio di Terni e dell’intera Regione sia per quanto riguarda eventuali confronti in commissione che in assemblea regionale” è stata confermata dall’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini alla presidente dell’Assemblea Legislativa, Donatella Porzi, nel corso in un incontro che si è svolto nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 8 marzo.  “D’altro canto – ha affermato l’assessore Cecchini – il tema della qualità dell’aria e quindi della salute dei ternani e degli umbri sta da sempre in cima alle priorità della giunta regionale e per questo motivo siamo al lavoro per avviare quelle buone pratiche che incentivino l’economia circolare e non la politica dei camini accesi. Siamo la prima giunta regionale che, con fatica, in collaborazione con comuni, ha portato la raccolta differenziata a superare il 60 per cento; abbiamo finanziato i centri di riuso e siamo al lavoro quotidianamente per affermare queste politiche, anche attraverso gli opportuni miglioramenti impiantistici che ci consentono di gestire tutta la materia dei rifiuti all’insegna del recupero, e riuso dei materiali raccolti. Da tempo – ha sottolineato l’assessore – la giunta regionale non ritiene opportuno bruciare rifiuti in Umbra e questo convincimento l’abbiamo ribadito con forza sia a livello regionale che nella stessa Conferenza Stato – Regioni. E’ sui temi di prospettiva che vogliamo confrontarci, non tanto su aspetti contingenti e di gestione: la giunta, che è un organo politico, infatti ha il pieno rispetto formale e sostanziale del lavoro istruttorio degli uffici preposti. Qualsiasi ingerenza su istruttorie in corso si configurerebbe come abuso, dal momento che il legislatore, sia attraverso la legge 241 sia attraverso il decreto legislativo 152, in virtù del principio di separazione tra politica ed amministrazione, ha previsto appunto che l’istruttoria sia di competenza tecnica.  Nessuna ingerenza politica dunque – ha concluso l’assessore Cecchini -, ma piena disponibilità a confrontarsi su queste materie con l’auspicio di avere al più presto anche quegli studi approfonditi che l’Asl si è impegnata a produrre, insieme al lavoro di Arpa Umbria, per avere a disposizione tutti gli elementi utili e corretti nell’interesse della comunità ternana ed umbra”.

Sul tema  è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Giacomo Leonelli: “Lasciando da parte demagogia e mera propaganda utilizziamo i giorni che ci separano dalla seduta d’Aula di martedì 14 marzo per capire con chiarezza quali sono le precise competenze politico-istituzionali che ci permettano di fornire un contributo concreto, e condiviso, sulla questione relativa agli inceneritori Biomassa e Acea di Terni posta all’attenzione dell’Assemblea dalla mozione urgente del M5S. Tutta la materia ha dei profili tecnici specifici e rilevanti di cui è necessario tener conto per evitare di pregiudicare l’efficacia di una possibile presa di posizione unitaria”.

“Da parte nostra – aggiunge Leonelli – ribadiamo la volontà di discutere la mozione nella prossima seduta d’Aula di martedì 14 marzo e, nel frattempo, la disponibilità ad approfondire la questione per definire una proposta che sia appropriata rispetto alle nostre effettive competenze, efficace e condivisa. Chiediamo altresì – conclude – che in questo lasso di tempo la Giunta regionale non faccia accelerazioni ‘incongrue’ tali da pregiudicare la possibilità di una auspicabile equilibrata soluzione della vicenda”.


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il principio d’incendio verificatasi giovedì sera all’inceneritore Acea di Terni, con emissioni anomale nell’aria per circa mezzora. E così contro l’impianto di termovalorizzazione ternano sono tornati ad alzare la voce i consiglieri regionali di Lega Nord e Movimento 5 stelle. Che, noinceneritore-consiglio-occupato-2n ricevendo risposte dalla Giunta regionale dell’Umbria, hanno dato vita da ieri pomeriggio ad una clamorosa protesta, occupando i banchi del consiglio regionale.

>> Articolo correlato: Inceneritore Acea, valori anomali registrati in atmosfera dopo principio di incendio

La seduta di ieri, infatti, ha visto la presidente Catiuscia Marini e l’assessore Fernanda Cecchini non esprimersi in merito  alla questione dell’inceneritore di Terni, mentre la conferenza dei capigruppo  e l’Ufficio di presidenza rimandano l’atto che chiedeva alla Giunta di prendere posizione. Da qui la decisione dei consiglieri regionali di Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, insieme ai rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, di occupare il consiglio regionale sedendosi tra i banchi.

Occuperemo l’Aula – hanno spiegato Fiorini e Mancini – finché l’assessore  Cecchini o la presidente Marini non si esprimeranno sulla questione  dell’inceneritore ternano che pochi giorni fa, a causa di un guasto, ha  riversato nell’aria sostanze inquinanti. Non è più possibile tollerare  una situazione simile. L’ambiente, il territorio, la salute dei  cittadini ternani e umbri sono a rischio. In Umbria esiste un problema  di gestione rifiuti – hanno aggiunto i consiglieri – In questi anni non  si sono raggiunti gli obiettivi di raccolta differenziata e questo ha  obbligato i gestori a riversare i rifiuti nelle discariche. Come se non  bastasse nello “Sblocca Italia” l’ex presidente Renzi ci ha regalato un altro inceneritore. Bisogna intervenire al più presto e la politica deve  fare la sua parte”.

I consiglieri di minoranza hanno passato tutta la notte nell’aula del consiglio regionale, documentando su Facebook la loro presenza notturna. “L’aria di Terni è irrespirabile, blocchiamo l’inceneritore!” ha scritto Fiorini alle 3:41 di stanotte. Poco fa l’annuncio di una ‘sospensione’ momentanea dell’occupazione: i consiglieri infatti parteciperanno alle riunioni delle commissioni per poi tornare ad occupare l’aula.

Sulla questione inceneritore di Terni è intervenuto anche il consigliere regionale Claudio Ricci, che però ha criticato la protesta dei suoi colleghi: “Occorre dare ‘risposte concrete e fattibili’, nell’area ternana, che vadano ben oltre le ‘proteste televisive’, o le occupazioni del Consiglio regionale, comunque utili ad attrarre l’attenzione. Nella sostanza, come da me citato nel Consiglio regionale di ieri, è necessario approfondire lo stato tecnico della procedura, legata alla realizzazione dell’impianto di Terni Biomasse, per capire se ci sono, come mi auguro, le condizioni per esprimere un ‘parere negativo’ politico (con una mozione nel prossimo Consiglio regionale, martedì 14 marzo) che possa ‘resistere’ ai probabili ricorsi che la Regione potrebbe ‘subire’. Più in generale il tema a Terni della qualità ambientale e dell’aria va visto in relazione alla strategia di sviluppo socio economico del territorio attraverso: sviluppo degli assi di trasporto verso Roma e Civitavecchia pensando a Terni come alla porta privilegiata verso la capitale (con lo sviluppo di un eliporto a Terni nell’area di Maratta); tutela del polo delle acciaierie e chimico ma pensando ad un nuovo distretto europeo legato al ‘manifatturiero tecnologico’ (che includa robotica, stampanti tridimensionali, tecnologie per la produzione e il risparmio di energia da fonti rinnovabili, attività connesse con i nuovi materiali, l’elettronica avanzata e le applicazioni della realtà virtuale); sviluppo del turismo ambientale (lago di Piediluco e Cascata delle Marmore), congressuale (con Roma) nonché culturale (sviluppo di musei e parchi a tema nonché recupero del Teatro G. Verdi); rilancio del il polo multimediale e produttivo teatrale cinematografico. Infine la Torre “incompiuta” (detta Tulipano): deve essere conclusa cercando di attrarre una delle grandi società mondiali legate ai social network e/o motori di ricerca Internet (come polo produttivo creativo, di comunicazione e ricerca). Importante sarebbe anche la realizzazione di un palazzetto dello sport, il restauro dello stadio Libero Liberati nonché la creazione di uno spazio per mostre d’arte contemporanea rilanciando, con maggiore incisività, l’idea di Terni capitale italiana della cultura candidando la Cascata della Marmore a Patrimonio Mondiale Unesco. Oltre alla fondamentale ‘tutela ambientale’ bisogna progettare la Terni del Futuro e, per questo, il Movimento Civico – conclude Ricci – programmerà un ‘specifica iniziativa pubblica’ per il rilancio del territorio ternano”.

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