“La Giunta regionale dell’Umbria ha chiesto alla Usl Umbria 2 un impegno importante e tempestivo per realizzare uno studio e un monitoraggio continuamente aggiornato sulle correlazioni tra emissioni e principali patologie, in particolare quelle cancerogene e dell’apparato respiratorio, e comunque di esprimersi univocamente ed immediatamente sul procedimento autorizzativo in corso per Terni Biomassa”. È quanto sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini che, intervenendo nel dibattito di questi giorni relativo agli inceneritori di rifiuti di Terni e all’innalzamento della qualità dell’aria, rende noto che la Giunta regionale nella riunione di lunedì 13 marzo ha approvato una specifica delibera.
Ieri, infatti, dopo la clamorosa protesta del Movimento 5 stelle e della Lega Nord, il Consiglio regionale dell’Umbria ha avviato (come era stato in realtà già previsto da tempo) la discussione unificata dei due atti di indirizzo presentati dai gruppi di opposizione sugli inceneritori di Terni e sull’innalzamento della qualità dell’aria nella conca ternana. Al termine degli interventi, l’Aula ha deciso di rinviare il voto sugli atti, così come suggerito da Eros Brega (Pd) e Raffaele Nevi (FI), per verificare la possibilità di giungere ad un unico e condiviso documento sulla materia da approvare nella prossima seduta. E nel frattempo, appunto, la Giunta regionale si è attivata, approvando un apposito atto.
“Con la delibera, come ho riferito ieri nel mio intervento all’Assemblea legislativa – dice l’assessore regionale Cecchini – dopo aver fatto il punto sulle attività fin qui svolte e sulla programmazione degli interventi regionali per affrontare criticità e prospettive, abbiamo valutato come necessario richiedere immediatamente alla USL Umbria 2 la realizzazione di uno studio approfondito relativo a Terni e alla Conca Ternana che consenta di realizzare un Servizio permanente indirizzato a valutare sistematicamente la correlazione tra rischio sanitario specifico e fonti prevalenti di emissione. Entro tre mesi, inoltre, abbiamo chiesto di realizzare un primo approfondimento specifico delle elaborazioni già avviate che valuti senza incertezze il rischio sanitario specifico relativo agli impianti di coincenerimento presenti nel territorio. Infine, fatta salva la piena autonomia tecnico amministrativa dei procedimenti autorizzativi e la separata responsabilità dei servizi preposti, La Giunta regionale ha chiesto alla Usl Umbria 2 di esprimere pareri univoci e concludenti”.
Intanto sul tema della tutela della salute nella Conca ternana è intervenuto anche il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, che chiede un maggiore coinvolgimento.
“Il Comune di Narni, tutto il Consiglio Comunale, – evidenzia De Rebotti – si è già ampiamente espresso contro la riapertura degli inceneritori. La pressione ambientale della conca necessita di uno studio approfondito e delle azioni mirate per avviare un processo di risanamento ormai necessario ed urgente. E deve essere effettuato ovviamente in una logica di area vasta coinvolgendo tutti i territori che si affacciano sulla conca. Con il nostro assessorato all’Ambiente in tutti i tavoli tecnici e politici stiamo sostenendo che il tema della qualità dell’aria della conca necessita di una nuova indagine epidemiologica che sappia correlare aspetti ambientali ed aspetti sanitari in modo tale che questi possano essere valutati oggettivamente e scientificamente e stiamo inoltre affermando che sono necessarie misure regolatorie che in fase di iter autorizzativi di impianti le cui ricadute incidono su più comuni, questi vengano chiamati in causa.
Per tale motivo in qualità di Sindaco ho chiesto il 6 febbraio che il Comune di Narni potesse partecipare alla conferenza dei servizi in merito procedimento AIA relativo alla soc. TERNI Biomassa. Richiesta respinta in quanto alla conferenza sono invitate le amministrazioni competenti in materia ambientale. Un risposta ad una domanda che comunque abbiamo voluto fare per dare un messaggio e per iniziare a riflette in merito alle considerazioni appena esposte. Una risposta che corregge chi ha sostenuto, in sede di audizione alla Commissione Regionale dei tecnici regionali, che il Comune di Narni “non ha mai chiesto di partecipare” (come si evince dal verbale della II commissione regionale su servizio ACS). Ora ci coordineremo necessariamente con Comune di Terni certi che sapranno trovare la corretta strada per far valere le ragioni della contrarietà all’apertura di nuovi inceneritori”.