Il sindaco di Umbertide ha emanato un documento che ordina anche di "limitare le attività all'aperto" | Il rogo è stato domato nel pomeriggio, l'intero stabile (compresi due appartamenti) dichiarato inagibile
Dopo il grosso incendio di stamattina in via Morandi, domato definitivamente nel primo pomeriggio, è stata firmata un’ordinanza sindacale per tutelare cittadini e residenti in via precauzionale. Il tetto in amianto del capannone e i tanti materiali bruciati potrebbero infatti aver rilasciato nell’area molte sostanze nocive per la salute.
Nell’atto firmato dal sindaco Luca Carizia, in seguito alle comunicazioni di Arpa e Usl Umbria 1, per un raggio di 1 km dal luogo dell’incendio, viene ordinato quanto segue:
- limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva;
- mantenere chiuse le finestre nel caso di fumi persistenti e maleodoranti fino ad accertamenti;
- divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata da parte di soggetti più a rischio come bambini, donne in gravidanza e in allattamento;
- è consentito il consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura;
- divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei;
- divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile.
Restano ancora da quantificare gli ingenti danni provocati dalle fiamme, che hanno divorato il capannone e danneggiato gravemente due appartamenti, costringendo tre persone ad evacuare le proprie abitazioni. L’intero stabile è stato dichiarato inagibile. La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti, anche se la causa sembrerebbe essere riconducibile ad un corto circuito.
Foto Antonio Bertinelli