Perugia

Incendio Biondi recuperi, l’Arpa “Su pm10 nessuna anomalia”

Nessuna anomalia sui valori di Pm10 rilevata dopo l’incendio di domenica pomeriggio alla Biondi recuperi di Ponte San Giovanni. A certificarlo è l’Arpa, che tuttavia prosegue i campionamenti anche su altri valori ambientali.

L’incendio alla Biondi recuperi è stato completamente domato nella tarda serata e prontamente il Comune di Perugia ha emesso una ordinanza relativa ad un’area di 3 km di diametro intorno all’azienda che tratta frazioni di rifiuto derivate da raccolta differenziata.

Bruciati circa 30 metri cubi di materiale

“Grazie alla tempestività dell’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco di Perugia, – rileva l’Arpa – l’incendio è stato contenuto senza ulteriori conseguenze e posto sotto controllo già a fine serata. Un ruolo favorevole è stato determinato dalla scarsità di vento, dovuta all’alta pressione, e dal contenuto quantitativo del materiale interessato dall’incendio, stimato in circa 30 metri cubi, costituito principalmente da legno, plastica e rifiuti ingombranti”.

Spostata la centralina mobile di Arpa da Trevi alla Biondi recuperi

I tecnici di Arpa Umbria hanno prontamente avviato tutte le procedure di monitoraggio dell’aria e delle possibili ricadute in termini ambientali causate dal rogo. È stata trasferita la centralina mobile da Trevi, dove si trovava per le indagini relative all’incendio alle cartiere, per effettuare il campionamento dei microinquinanti. Sul sito dell’Agenzia sono già consultabili i dati elaborati dalle centraline della rete di monitoraggio della qualità dell’aria.

Nessuna anomalia dei valori di Pm10

L’Arpa spiega che “le due centraline più vicine al luogo dell’incendio (Perugia – Ponte San Giovanni e Torgiano – Brufa), non riscontrano anomalie dei valori di PM10, cosa accaduta invece con l’incendio, sempre alla Biondi recuperi, del 2019“. 

Campagna di campionamento

Arpa Umbria, in queste ore, sta proseguendo il lavoro di analisi e di indagine. I tecnici dell’Agenzia stanno sviluppando anche un modello di simulazione della dispersione degli inquinanti che permetterà, di concerto con USL1, di individuare le aree dove avviare una campagna di campionamento delle varie matrici ambientali, tra cui quelle alimentari.

Anche i Tecnici dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL Umbria 1 sono rapidamente intervenuti sul posto, operando in sinergia con gli altri Enti, in particolare ARPA e Comune e, come detto, stanno procedendo alla programmazione e alla attuazione del necessario protocollo di campionamento delle matrici alimentari vegetali e di origine animale.

L’ordinanza

Sulla base della nota trasmessa da ARPA e USL1al Comune di Perugia, è stata prontamente adottata dal Sindaco l’ordinanza 737 del 28.06.2020, che, anche per assicurare la massima attenzione e precauzione, ha imposto, per un raggio di 3 km dal luogo dell’incendio, i seguenti divieti:

– consumo di prodotti alimentari coltivati nell’area suddetta solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura;

– divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata, da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento;

– divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei;

– divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;

– divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area interessata dall’incendio;

– alle aziende ubicate nell’area interessata dal predetto incendio, di provvedere all’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica con prelievo di aria dall’esterno.