Foligno

Incendio Cartiera Trevi, prime analisi: nessun danno al fiume, verso la modifica dell’ordinanza

Si va verso la revoca, o perlomeno la rimodulazione, dell’ordinanza del sindaco Sperandio in seguito all’incendio alla Cartiera di Trevi. Sul tavolo del direttore generale di Arpa Umbria Luca Proietti stanno arrivando i primi dati delle analisi delle acque del Clitunno e i primi brogliacci fanno tirare un sospiro di sollievo tanto che Arpa chiederà anche la ripresa dell’attingimento a fini agricoli.

clitunno viola

Incendio Cartiera Trevi: l’inquinante se n’è andato

Come un’onda, infatti, l’inquinante sembra ormai passato senza lasciare troppi danni. Sulle alghe e dunque sulla flora è stata registrata vita, così come non sembra esserci stata la tanto temuta moria di pesci. Quanto al problema dell’aria, i risultati dovrebbero arrivare entro domani. Gli esami sono più complessi e hanno bisogno di almeno tre giorni. Su questo fronte, qualche preoccupazione arriva dai cittadini, che sui social riversano la propria preoccupazione.

La preoccupazione di Coldiretti

Dopo l’incendio a Trevi dei giorni scorsi, è positivo l’intento di chiarire tempestivamente le conseguenze per l’ambiente, rassicurando cittadini e aziende agricole“. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria, che ha raccolto alcune preoccupazioni da parte delle imprese agricole del territorio, a cominciare da quelle che coltivano ortaggi, soprattutto per il divieto di attingimento delle acque del fiume Clitunno e per il divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area interessata.

No a conseguenze per il territorio

Se in queste situazioni le ordinanze sulla sicurezza volte a tutelare la salute pubblica sono necessarie e dovute – afferma Coldirettisono altrettanto importanti i celeri controlli da parte degli organi preposti, per ripristinare, si spera quanto prima, una situazione di normalità. Questo per tranquillizzare la collettività ed evitare anche il rischio di penalizzare le imprese agricole. L’auspicio – conclude Coldirettiè che da questa situazione non derivino conseguenze per un territorio e per un’economia che si caratterizzano per qualità e distintività delle proprie produzioni, a cominciare dal pregiato sedano nero”.