Comincia a delinearsi in tutta la sua gravità il quadro in cui è maturato il grave incendio che ha devastato in una sola notte buona parte della preziosa fascia olivata tra Poreta e Bazzano di Spoleto. Come ormai sembra essere probabile, la causa del rogo sarebbe da attribuire ad alcune scintille causate da una macchina trebbiatrice impegnata in una coltivazione di farro del luogo, intorno alle 16 del pomeriggio del 18 luglio.
Sul posto oltre a tutte le autorità competenti, anche il sindaco Andrea Sisti che ai microfoni del TGR Rai ha confermato l’evacuazione precauzionale di 9 persone e la disponibilità ad accogliere in albergo chiunque nella zona non si sentisse al sicuro. Il tutto mentre prosegue incessante il lavoro di spegnimento grazie anche a tre Canadair e un elicottero che da stamattina presto hanno ripreso i voli sopra la vasta zona interessata. Il Sindaco Sisti conferma anche che le fiamme hanno bruciato ben 10 ettari di un oliveto storico risalente al 1300.
Dalle ore 16,00 del giorno 18 luglio è in atto un incendio di vaste dimensioni che si presume causato dall’utilizzo di un mezzo agricolo che interessa un’area collinare di circa 30/40 ettari dalla via Bazzanese – s.p. 459 fino alla località Silvignano e Poreta nel comune di Spoleto. Le indagini del Nucleo Carabinieri Forestale di Spoleto hanno portato alla denuncia di due presunti responsabili intenti a effettuare lavori di trebbiatura di un campo di farro. Dalla macchina operatrice si ipotizza siano partite delle scintille facendo innescare l’incendio su campi incolti e oliveti fino ad interessare l’area boschiva. I Forestali hanno effettuato il sequestro della macchina operatrice.
Alle ore 12.00 del 19 luglio il fuoco è ancora attivo e operano sull’incendio numerosi uomini a terra e i mezzi aerei presenti sono un canadair, che preleva acqua dal lago di Piediluco, e un elicottero Erickson che può prelevare acqua da un laghetto di irrigazione presente ad 1 km dall’evento. Ad incendio spento, seguiranno indagini più approfondite sulle cause e la perimetrazione dell’area da cui si avranno maggiori dettagli della superficie a fuoco.
I carabinieri Forestali ricordano che il ruolo dei cittadini è determinante a ridurre i rischi e mettere in pratica tutte le attenzioni necessarie per evitare i principi di incendi. Altra causa frequente di innesco di un incendio boschivo è la bruciatura dei residui vegetali messa in atto nei periodi di divieto e in presenza di condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo, tipo siccità e presenza di vento. L’attenzione deve essere massima anche perché il reato di incendio boschivo colposo prevede la pena della reclusione da 1 a 5 anni che verrà aumentata dall’autorità giudiziaria in caso di danni gravi e persistenti all’ambiente e nel caso l’incendio si sviluppi in aree protette. Ai responsabili degli incendi verranno inoltre contestati i costi dello spegnimento dell’incendio da loro cagionati sia con i mezzi a terra dei Vigili del Fuoco e delle squadre dell’Agenzia Forestale regionale e sia dei mezzi aerei della Protezione Civile.
Aggiornamento Incendio Poreta (19 Luglio 2024)
Fuoco non ancora sotto controllo: Le fiamme non sono ancora state domate, ma i vigili del fuoco e l’Agenzia Forestale stanno lavorando attivamente per arginare il rogo. Impiegati anche mezzi aerei della flotta dello Stato (3 canadair ed un elicottero S64)
Danni ingenti: Stimata una superficie provvisoria di oltre 120 ettari di bosco distrutti, con danni alla fauna selvatica e all’agricoltura.
Indagini in corso: I Carabinieri proseguono le indagini per accertare le cause del rogo, con l’ipotesi del mezzo agricolo (mietitrebbia) sempre più concreta.
Cosa fare:
Seguire i canali ufficiali: Per rimanere aggiornati sull’evolversi della situazione, si invitano i cittadini a seguire i canali ufficiali di informazione del Comune di Spoleto e della Regione Umbria.
Massima prudenza: Si raccomanda la massima prudenza a tutti coloro che si trovano nella zona. Evitare di avvicinarsi alle zone del rogo e seguire le indicazioni delle autorità.
Sono circa 150 gli ettari di bosco e, in parte, di uliveti investiti dall’incendio divampato nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 luglio, nell’area compresa tra Bazzano, Silvignano e Poreta. Innescato da una mietitrebbia utilizzata per la lavorazione del farro, l’incendio si è esteso rapidamente lungo la costa tra Bazzano e Santa Maria Reggiana, interessando anche le zone a ridosso delle località di Poreta e Silvignano.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti inizialmente con quattro mezzi di terra (quattro i mezzi impiegati anche dall’Agenzia Forestale), affiancati poi da tre Canadair, due elicotteri che, dopo il pomeriggio di ieri, hanno proseguito nella giornata di oggi le attività di spegnimento degli ultimi focolai rimasti ancora accesi. Gli interventi hanno visto impegnati circa 40 volontari della Protezione Civile di Spoleto e gli agenti della Polizia Locale.
Questa mattina sul posto è arrivato il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, insieme al Direttore della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile dell’Umbria, Marina Cesario, alla Comandante dei Carabinieri di Spoleto, maggiore Teresa Messore, alla Comandante della Guardia di Finanza di Spoleto, capitano Elisa Renzi, al Commissario Capo della Polizia di Stato di Spoleto, Antonella Fuga Paglialunga. Ad accoglierlo il sindaco Andrea Sisti, presente sul posto dal pomeriggio di ieri, insieme al vicesindaco Stefano Lisci e al Presidente del Consiglio comunale Marco Trippetti.
Nel corso della mattinata, mentre gli elicotteri ed i canadair proseguivano nelle operazioni di spegnimento, che continueranno per tutta la giornata, il sindaco Sisti e il Prefetto Gradone, insieme alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, hanno effettuato un sopralluogo lungo tutta la costa e nel luogo dove è stato innescato l’incendio, per fare il punto sull’andamento degli interventi e le situazioni di pericolo.
“Siamo stati informati immediatamente – ha dichiarato il Prefetto di Perugia, Armando Gradone – Abbiamo avuto contatti con il Dipartimento della Protezione Civile a Roma e con quello regionale, con i Vigili del Fuoco, coordinando al meglio tutte le attività necessarie. Solo grazie all’impiego di così tanti mezzi aerei si è riusciti a tenere sotto controllo un incendio che ha interessato un’area molto vasta”.
Il sindaco Andrea Sisti ha firmato ieri pomeriggio l’ordinanza di attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) per gestire in maniera coordinata tutte le attività di soccorso alla popolazione (due le famiglie evacuate dalle proprie abitazioni a Silvignano, insieme ad una turista australiana che soggiornava in un B&B della zona).
“Abbiamo fatto subito tutto quello che è necessario fare in queste situazioni di emergenza – sono state le parole del sindaco Andrea Sisti – Ringrazio il Prefetto Gradone per l’impegno e la sua presenza oggi qui, perché questo ci ha permesso di effettuare un coordinamento puntuale con l’intervento di mezzi aerei per lo spegnimento, indispensabile vista la vastità del rogo. Ovviamente ci troviamo anche a ridosso di una zona di pregio come la Fascia Olivata Spoleto-Assisi tutelata dalla FAO, quindi il danno complessivo è senza dubbio notevole”.