Incendi colposi: sono sette le persone denunciate nel primo trimestre del 2022, in seguito all’attività investigativa del Gruppo Carabinieri Forestali di Terni.
I responsabili degli incendi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo (art. 423 c.p.) o incendio generico colposo (artt. 423 e 449 c.p.); reati punibili con la reclusione da uno a cinque anni.
L’individuazione dei responsabili, ad opera del personale delle Stazioni Carabinieri Forestali di Terni, Allerona, Amelia, Montecchio e Ferentillo, è avvenuta per mezzo di moderne tecniche investigative, che consentono in molti casi di determinare il punto di origine dell’incendio e le sue cause.
Oltre all’attività investigativa, finalizzata alla repressione dei reati di incendio boschivo e non boschivo, sia colposo che doloso, un importante compito delle Stazioni Carabinieri Forestali è la perimetrazione dell’area percorsa dal fuoco con dispositivo GPS. I dati che confluiscono in un’applicazione specifica costituiscono un patrimonio prezioso. Consentono, difatti, l’applicazione dei vincoli previsti dalla L. 353/2000 sulle aree percorse dal fuoco. Tra questi il divieto di esercitare la caccia e il pascolo per 10 anni, e il divieto, introdotto recentemente, di raccolta di frutti del sottobosco per 3 anni.
Diciannove, per il momento, gli incendi che si sono verificati in provincia di Terni, per una superficie complessiva di circa 6 ettari; un dato preoccupante, in considerazione del fatto che nel 2021, nello stesso periodo, si era registrato un unico incendio boschivo di circa 3.000 mq.
A causare gli incendi, tuttavia, anche comportamenti imprudenti. Spesso, infatti, (incendi di Ficulle, Amelia, Montecchio, Ferentillo, Stroncone e Penna in Teverina) fuochi accesi per ripulire il terreno dai residui vegetali prodotti dalle operazioni di potatura di oliveti o castagneti da frutto hanno provocato le fiamme. In un solo caso, invece, la responsabilità è attribuibile all’utilizzo di una saldatrice per lavori domestici.