E' una sorta di astronave isolata sismicamente la sede del nuovo Centro regionale di protezione civile inaugurato ieri pomeriggio a Foligno, presenti, tra gli altri, il vicecapo del dipartimento della protezione civile, Bernardo De Bernardinis, la presidente della Regione dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti e il prefetto di Perugia, Enrico Laudanna. La realizzazione del centro – è stato sottolineato – è un punto di arrivo di un lungo percorso iniziato a seguito del terremoto del 1997, con accordo firmato da Regione Umbria, Comune di Foligno, Dipartimento della Protezione civile, Provveditorato alle opere pubbliche dell'Umbria, comando provinciale dei vigili del fuoco di Perugia, Croce rossa italiana, Consorzio bonificazione umbra. Nel nuovo edificio ci sarà la sala operativa regionale, oltre a spazi per la formazione con aule. Nell'area ci sono anche una struttura di deposito materiale di primo intervento dei beni culturali storico artistici, archivistici e librari e un'altra di deposito e conservazione di moduli prefabbricati e materiale. Nel pomeriggio sono stati presentati anche alcuni dispositivi tecnologici, compreso un robot ‘volante', per monitorare la situazione dei beni artistici nel caso di un sisma.
Alla benedizione del centro è intervenuto il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi. “La protezione civile è un cantiere aperto, sempre in allestimento – ha detto il prelato – ma la protezione civile è speranza, un immenso universo con tanti volontari che è cresciuto molto negli anni. Adesso sono ore difficili per la protezione civile: c'è tanto fango che però non può competere con il fango dei tanti volontari che danno il loro contributo”.
Il prefetto Laudanna ha sottolineato l'importanza del centro nato dall'unità dei vari soggetti che hanno concorso alla sua realizzazione. La presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, dopo aver ha espresso “solidarietà” al capo del dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, ha sottolineato “l'importanza della sala operativa unica” e la necessità di lavorare per la previsione e prevenzione del rischio. De Bernardinis ha detto, tra l'altro, che “Guido è con noi. Sono momenti difficili come sono difficili i momenti dell'emergenza, per esempio i 10 mesi dell'Aquila. Non abbiamo paura del fango, c'è serenità anche laddove gli interessi sono grandi”.
Nel corso dell'incontro è stata ribadita la centralità di Foligno per la protezione civile, dal centro regionale inaugurato oggi, fino ai corsi di laurea e alla vocazione dell'aeroporto.