Con l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione del parco ambientale di Rignaldello, la comunità di Città di Castello si è riappropriata stamattina di una delle risorse naturalistiche più importanti del territorio, un luogo per famiglie e bambini che l’intervento per 240 mila euro complessivi, attuato da amministrazione comunale tifernate e Agenzia Forestale dell’Umbria, finanziato dalla Regione e dal Gal Alta Umbria attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, ha valorizzato compiutamente per la sua vocazione ludica, sociale e turistica.
A mettere in evidenza “il gioco di squadra tra i diversi livelli istituzionali e l’associazionismo del territorio alla base di progetti importanti come quello del parco di Rignaldello”, è stato il presidente del Gal Alta Umbria Mariano Tirimagni, che ha espresso soddisfazione “per la qualità della progettazione e l’attuazione concreta degli interventi”, sottolineando il contributo alla valorizzazione didattica e turistica del parco. Gratitudine per l’intervento, è stata espressa anche dal presidente dell’Arci Caccia di Città di Castello Luigi Falleri, che con l’associazione gestirà in convenzione il parco.
Il parco – Con un investimento di 120 mila euro, compresi nel finanziamento da 660 mila euro stanziati dalla Regione dell’Umbria attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 per la riqualificazione della zona naturalistica dell’asta del Tevere, il parco ambientale di Rignaldello ha subito un profondo restyling, che ha interessato il lago, l’area attrezzata per il gioco, i percorsi, gli spazi verdi e gli ingressi. I lavori, condotti da amministrazione, Agenzia Forestale e alcune aziende private, hanno permesso di rivedere e sistemare il profilo del lago e procedere alla impermeabilizzazione del fondale, ma soprattutto all’allestimento di un impianto di fitodepurazione che garantirà la filtrazione e, dunque, la pulizia dell’acqua. Completamente nuovi sono i giochi e i divertimenti per i bambini, con la realizzazione di 5 aree tematiche (percorso sensoriale, lettini aromatici, accampamento indiano, area lettura e percorso per la caccia alle impronte) e 2 spazi attrezzati (la palafitta e la funivia). A caratterizzare l’allestimento del parco è anche il riutilizzo di materiali di vario genere provenienti da altri luoghi dalla città, (come le pietre della vecchia pavimentazione di piazza Gabriotti, con cui sono stati allestiti i percorsi pedonali e tronchi d’albero rimossi dal parco della Montesca con cui sono state realizzate sedute e attrezzature per il gioco).