Si è inaugurata il 27 maggio, in occasione della apertura dello Spoleto Festival USA 2011, la mostra ” Festival of Spoleto Italy 1966/1992 ” all'interno della Addlestone Library a Charleston.
Gli scatti di Lionello Fabbri, che compongano il Fondo Fabbri, di proprietà della Fondazione
Festival dei 2 Mondi, la Fondazione Cassa di Risparmio, la Credito e Servizi e la Fondazione Monini, hanno attraversato l'oceano e sono arrivati a Charleston.
Dopo il successo al Festival Internazionale del Film di Roma del 2009 presso il Foyer Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, dove sono stati esposti alcuni dei più grandi personaggi del cinema italiano e internazionale come Ingrid Bergman, Federico Fellini, Vittorio Gassman, Anna Magnani, Stefania Sandrelli, Roman Polanski ritratti da Lionello Fabbri nei teatri, per le strade di Spoleto e in altre situazioni informali, quest'anno il Fondo Fabbri è stato presentato con una grande mostra fotografica completamente dedicata al Festival ed a Spoleto nella città di Charleston in South Carolina.
Carolina Clarici Monini, in qualità di portavoce della Fondazione Monini, Stefano Bonilli, curatore dell'allestimento e Lorenzo Ricci Muti, ideatore e responsabile della mostra hanno magnificamente presentato l'immenso valore che il Fondo Fabbri rappresenta, in presenza di moltissime personalità tra cui Curtis Worthington – Presidente del comitato Spoleto-Charleston, Judith Yarbrough – Direttrice del Dipartimento d'Arte dell'Ashley Hall School, Nancy Langstone – Scultrice, Cindy Johnson – Fundraiser del College of Charleston e John Rivers – Magnate e filantropo di Charleston.
Oltre alla proiezione di più di 2000 scatti sono state esposte anche 30 fotografie che ritraggono la città, gli spettacoli e gli artisti negli anni dal 1966 al 1992.
Inoltre nel foyer del Dock Street Theatre, dove quest'anno si terra' una produzione della Medium di Menotti in occasione del centenario della nascita del Maestro, sarà proiettata una selezione di foto del Fondo Fabbri che ritraggono esclusivamente il Maestro Gian Carlo Menotti.
Lionello Fabbri (1937-1995 ) è stato per anni il testimone indiscreto del Festival, di certo non “il fotografo ufficiale della manifestazione”, ma capace, proprio per il suo intuito, di cogliere i momenti unici, le espressioni più vive, immortalando un'atmosfera più che una scena, lo spirito del Festival più che il Festival stesso.
Il Fondo Fabbri è la raccolta di oltre 100.000 scatti, molti legati al Festival di Spoleto, che il fotografo folignate produsse e catalogò negli anni del suo lavoro. E' un corposo ed eterogeneo materiale attraverso cui si snoda un ritratto dell'Italia degli ultimi trent'anni.
La Monini spa ha intrapreso, dal 2008 l'opera di recupero, catalogazione, archiviazione e valorizzazione del Fondo fotografico Lionello Fabbri con lo scopo,come dichiara Maria Flora Monini ” che questo bene deve essere sottratto all'oblio per non disperdere un patrimonio di emozioni così grande. I risultati confermano l'importanza dell'impegno profuso sin qui per rendere facilmente fruibile il patrimonio costituito dal “Fondo” e ci spingono maggiormente a procedere per continuare e completare l'opera di recupero e catalogazione.”
La documentazione del Fondo Fabbri che riguarda il Festival dei Due Mondi sarà disponibile alla fruizione del pubblico presso Casa Menotti Centro di Documentazione del Festival dei due Mondi che aprirà ufficialmente il 25 giugno, mentre la restante parte sarà fruibile presso la Biblioteca di Palazzo Mauri.
FONDO LIONELLO FABBRI
L'intero fondo è costituito da oltre 100.000 immagini fotografiche, bianco e nero e colore nei formati 24×36, 6×6, 6×9.
Lionello Fabbri dal 1965 al 1992 è stato testimone di tutte le edizioni del Festival dei Due Mondi di Spoleto, ma non solo, ha seguito il Festival nella città di Charleston e a Melbourne, ritraendo attori come Vittorio Gassman, Anthony Quinn, Stefania Sandrelli, Ottavia Piccolo o grandi ballerine come Carla Fracci e Elisabetta Terabust.
Ma soprattutto ha ritratto l'Italia di quei 30 anni raccontandola per immagini eterogenee e di grande forza espressiva: dalle manifestazioni femministe a favore del divorzio ai Mondiali di calcio Italia '90, dall'incontro tra Papa Wojtyla e Andy Warhol, alla sfilata delle prime soldatesse donne.