Davvero una bella faccia tosta D.B., spoletino, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti. Si intrufolava in chiesa e alla Caritas per chiedere aiuti economici ma non disdegnava mettere a frutto anche qualche ‘colpo’ per sbarcare il lunario. A fermare le sue gesta è stata la polizia di Spoleto che lo ha intercettato presso la stazione ferroviaria, trovandogli indosso una parte delle refurtiva.
Il primo furto lo ha compiuto in una chiesa decittadina. Il parroco, impegnato a celebrare la Santa Messa, si è accorto con la coda dell’occhio che qualcuno era entrato in sagrestia ma non ha voluto interrompere il rito. Una volta raggiunto il locale, però, al don non è rimasto che constatare il furto del proprio telefonino. Da qui la denuncia alla polizia. Nel frattempo però D.B. bissava il ‘colpo’ negli uffici della Caritas, anche qui appropriandosi di un cellulare. Solo che un addetto, al quale si era rivolto per avere dei soldi, ha saputo fornire una descrizione abbastanza precisa agli investigatori del vicequestore Peppicelli. E’ stato uno scherzo da ragazzi riconoscere nell’identikit una loro vecchia conoscenza. Così è cominciata la ricerca dell’uomo, fermato alla stazione. Indosso aveva ancora il telefonino rubato alla Caritas. Dell’altro non ha saputo fornire spiegazioni: “L’ho butatto via” ha detto agli agenti. Ammettendo così la paternità del furto. Per questo è stato denunciato all’autorità giudiziaria e rimesso in libertà.
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In chiesa e alla Caritas per l’elemosina, ma anche per rubare. Preso dalla Polizia
Dom, 30/10/2011 - 00:08