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Imu e Tasi | Contributi comunali alle famiglie | Scoppia la polemica in consiglio

Si ritorna in commissione con la proposta del consigliere Sergio De Vincenzi (Gruppo Misto) di rivedere il sistema di fiscalità e sui contributi comunali per le famiglie per quanto riguarda Tari, Imu e Tasi, in scadenza a metà mese. De Vincenzi aveva infatti proposto di introdurre, a partire da quest’anno, un sistema di fiscalità comunalefondato su fasce di “no tax area” o, in alternativa, un altro sistema che garantisca maggiore equità fiscale. Per De Vincenzi è dunque “non più tollerabile” che “la capacità contributiva non sia parametrizzata al reddito e al ruolo socio-economico delle famiglie fondate sul vincolo matrimoniale, soprattutto quelle più numerose che, invece, sono state penalizzate dalla Tasi”. Una proposta che a suo avviso dovrebbe essere estesa a livello nazionale.

Fuori i pensionati e le coppie di fatto, dunque, nell’opinione del consigliere pentastellato, Cristina Rosetti, che ha alzato i toni del dibattito con il suo intervento, chiedendo di replicare due volte in assise, contro quanto espresso dal centrodestra. “Bisogna fare una revisione della spesa seria – ha precisato Rosetti – a cui devono corrispondere servizi più idonei e un’imposizione fiscale che va sicuramente rivista nella sua complessità. Il dispositivo dell’ordine – ha concluso la Rosetti – è talmente vago che non rappresenta neanche un indirizzo per il comune”.

Perplessita, quelle sulla distinzione tra coppie di fatto e coppie sposate, che rischiano di attirare gli strali del mondo cattolico. Meglio allora rimandare tutto all’assessore al Bilancio, nonostante in diversi, tra cui Numerini, Sorcini e Perari, abbiamo rimarcato “lo stato di penalizzazione in cui vivono alcuni pensionati“, e la considerazione della “famiglia vista in senso più ampio“.

Il consigliere Camicia ha così proposto di rinviare tutta la discussione nuovamente in Commissione: mozione poi approvata con 17 voti favorevoli e 9 contrari. Tra questi ultimi, c’era anche il consigliere Mencaroni, il quale si è detto appunto contrario dal momento che l’ordine del giorno era stato già discusso e respinto in commissione.

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