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“Imprese schiacciate da pressione fiscale e burocrazia”. Grido d’allarme di Confartigianato

“La pressione fiscale sui profitti delle nostre imprese supera il 68%. Un peso insopportabile al quale si sommano i costi dell’oppressione burocratica degli adempimenti tributari in continuo cambiamento a causa dei rapidi mutamenti della legislazione fiscale. Siamo al paradosso: crescono le tasse mentre calano gli indicatori economici del nostro sistema produttivo”.

Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – denuncia la complessità e l’instabilità del nostro sistema fiscale, ricordando che dall’inizio della legislatura ad agosto 2012 sono stati effettuati 400 interventi normativi in materia tributaria. “Troppe norme, sempre diverse, che impongono obblighi sempre nuovi disorientano gli imprenditori e condizionano pesantemente la competitività del nostro sistema produttivo.

La Confartigianato, oramai da tempo, sollecita una maggiore stabilità e certezza della legislazione fiscale e il riordino e la semplificazione delle norme e degli adempimenti tributari, e giudica quanto mai opportuno la razionalizzazione e l’integrazione nell’utilizzo delle diverse banche dati a disposizione del fisco. “Le banche dati – secondo Gauzzi – devono comunicare tra loro e incrociare le informazioni , evitando così di richiedere continuamente ai contribuenti dati di cui l’Amministrazione finanziaria è già in possesso”.

Gauzzi ricorda infine che la Confartigianato, unitamente alle altre Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia, ha sollecitato particolare attenzione all’utilizzo del nuovo redditometro affinchè sia uno strumento di accertamento impiegato unicamente nei casi di palese e fortissima incoerenza fra reddito dichiarato e tenore di vita. Inoltre, va garantita ai contribuenti la massima trasparenza nelle logiche che sottendono il nuovo redditometro e la possibilità di fornire in contraddittorio la più ampia prova contraria.