Crescono sia in termini assoluti che come peso sull’intera base imprenditoriale provinciale di Perugia: nel 2011 le imprese condotte da donne raggiungono quota 18.957, 187 in più rispetto al 2010, con una crescita dello 0,9%.
“Ormai più di una impresa su quattro è femminile: in provincia di Perugia siamo al 25,6% in crescita nel 2011 dello 0,2% e ciò nonostante la pesantissima congiuntura che stiamo vivendo” ha dichiarato il presidente della camera di Commercio di Perugioa Giorgio Mencaroni commentando i dati forniti ieri dall’Osservatorio nazionale sull’Imprenditoria Femminile. “La nostra è una terra in cui le donne dimostrano di avere una particolare inclinazione verso l’imprenditorialità – ha proseguito il presidente Mencaroni – e difatti la percentuale delle imprese donna sul totale delle imprese è di oltre due punti superiore rispetto alla media nazionale (25,6 contro 23,5%)”.
Nel 2011, anche in termini assoluti, si è riscontrato un incremento: al 31 dicembre 2011 sono risultate iscritte alla Camera di Commercio di Perugia 18.957 imprese condotte da donne, 187 in più in 12 mesi, con un progresso dello 0,9%.
Su base nazionale, dal punto di vista dell’organizzazione dell’impresa, l’imprenditoria femminile continua la rincorsa a quella maschile nell’adozione di forme giuridiche meglio strutturate. La crescita del 2011, infatti, è dovuta totalmente alle società di capitale (+7.756 unità) che, pur essendo il 14,8% del totale (tra gli uomini la quota è del 25,1) crescono ad un ritmo del 3,8% ovvero una volta e mezzo quello delle società di capitale maschili (+2,3). In aumento anche le forme cooperative ei consorzi (497 unità in più, pari all’1,4%), stabile l’universo delle ditte individuali, in calo sensibile le società di persone (quasi 2mila unità in meno, lo 0,6%).
La Camera di Commercio di Perugia ha sempre sostenuto e stimolato la propensione e fare impresa delle donne “perché siamo convinti – ha detto Giorgio Mencaroni – che nel pianeta donna si trovino in abbondanza capacità, volontà, derminazione e competenza. Per questo sia direttamente, che attraverso il nostro Comitato per l’Imprenditoria Femminle, cerchiamo di stare vicino alle imprese femminili, realtà che hanno raggiunto un peso notevole nel sistema economico, nazionale e locale, ma che soffrono ancora di un notevole deficit di visibilità e di comunicazione rispetto all’imprenditoria maschile”.