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Impianto fotovoltaico e solare termico per il polo scolastico di Villa Redenta

Il prossimo mercoledì 24 aprile inizieranno i lavori per l'installazione di un impianto fotovoltaico e solare termico presso due strutture del polo scolastico di Villa Redenta.
“Si tratta del primo intervento organico compiuto su strutture scolastiche –ha detto il Sindaco Daniele Benedetti – dopo alcune istallazioni di natura sperimentale e dimostrativa. Con questi lavori la scuola sarà in grado di coprire gran parte dei consumi di energia delle due strutture. È solo un primo tassello ma rappresenta un passo decisivo verso una città più sostenibile ed eco-compatibile”.

“Con questo intervento il Comune persegue gli obiettivi di sostenibilità ed efficientamento energetico – spiega Giancarlo Cintioli, assessore alle opere pubbliche – delle strutture di sua proprietà, riducendo in modo significativo le emissioni inquinanti e dando un contributo notevole per quanto riguarda il risparmio energetico”.

La riduzione delle emissioni di gas serra è calcolata in circa 12 tonnellate l’anno con un risparmio energetico annuale di 4 tep (tonnellata equivalente di petrolio). L'impianto fotovoltaico, di potenza pari a circa 15 kW, produrrà più di 18.000 chilowattora all’anno, l’equivalente del consumo di energia elettrica della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido. L’impianto solare termico coprirà invece oltre il 60% dei consumi di acqua calda per quanto riguarda l’asilo nido “Il Carillon”.

L'installazione dell’impianto fotovoltaico e solare rientra in un intervento di riqualificazione complessiva delle strutture scolastiche che fa seguito ai recenti lavori di sistemazione esterna nell’area antistante l’asilo nido. Un complesso di interventi per aumentare la fruibilità degli spazi esterni e interni, elevando i livelli di luminosità delle aule e lo sfruttamento dei raggi solari in inverno.

L'intervento ha un importo di € 69.443,87 di cui € 35.577,42 da fondi regionali POR FESR 2007-2013 – Asse III – Attività A3. I lavori si protrarranno per circa 60 giorni e sono frutto di una programmazione limiterà al massimo i disagi della scuola, visto che tiene conto delle esigenze manifestate dalla direzione scolastica e dal personale dell’asilo nido.