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Immigrazione: rimpatriato “Rau”. Per lui 16 condanne ed il convolgimento nell'operazione “Termopili”

Uno degli obiettivi prioritari indicati dal Questore Nicolò D’Angelo al Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Commissario Capo Claudio Giugliano, è l'espulsione effettiva dei clandestini detenuti.
Per tale finalità gli agenti della Terza Sezione – Espulsioni, si rapportano quotidianamente con i colleghi della Polizia Penitenziaria con i quali, in virtù di uno sperimentato protocollo operativo, interagiscono per assicurare che i clandestini in uscita dal carcere in uscita siano Espulsi dal Territorio Nazionale e, dove possibile, anche effettivamente accompagnati alla Frontiera o trasferiti in un C.I.E.
Anche oggi sono tangibili i frutti di questa articolata attività: stanotte è stato rimpatriato in Marocco R. H, del ’83, soprannominato “RAU”, scarcerato ieri mattina da Capanne per fine pena.
Lo straniero, arrivato da clandestino 14 anni fa a Perugia, ha sinora collezionato, con tre diverse generalità, 16 arresti e molteplici denunce in stato di libertà; le forze di polizia in questi anni più volte lo hanno sorpreso mentre rubava, tre volte mentre spacciava, anche nell’ambito della nota indagine “TERMOPILI 2” della Squadra Mobile; è stato anche arrestato e condannato per il tentato omicidio di un tunisino che ha gravemente ferito con una coltellata al collo .
A Capanne è arrivato nel novembre 2010 quando i Carabinieri lo hanno rintracciato subito dopo che aveva rapinato con un coltello un passante per strada.
Mentre scontava la pena per tale reato e per le pene residue di altre quattro condanne precedenti, gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno proceduto alla sua identificazione tramite le autorità consolari Marocchine.
Per cui quando ieri “RAU” è uscito dal carcere il suo rimpatrio era già tutto pianificato: due agenti lo hanno atteso fuori dal carcere e lo hanno condotto in Questura, dove gli è stato notificato un provvedimento di Espulsione.
Subito dopo è stato condotto presso il Giudice di Pace che, nella apposita udienza, ha convalidato il provvedimento di espulsione .
Quindi altri due agenti lo hanno condotto in Aeroporto a Roma – Fiumicino dove, grazie al “passaporto provvisorio” ed al biglietto aereo già pronti da qualche giorno, è stato imbarcato su un volo per Casablanca.
Ad attenderlo sull’aereo i suoi compagni di viaggio, due agenti della Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere, specializzati nelle scorte internazionali, che lo hanno scortato fino in Marocco , dove è stato consegnato a quelle autorità di polizia.

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