Sulla scia di quanto già fatto da nove Regioni, anche l'Umbria ha istituito il “Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza” al fine di sviluppare la cultura dell'infanzia e soprattutto intervenire concretamente per la tutela dei diritti dei bambini.
È questa, in sintesi, la proposta di legge di iniziativa del gruppo consiliare del PD, approvata all'unanimità nell'ultimo consiglio regionale, per dare un forte segnale per la diffusione di una cultura che riconosca ai bambini e alle bambine i diritti fondamentali e contrasti ogni forma di negazione dell'infanzia come, ad esempio, l'esclusione sociale e la discriminazione, l'evasione dall'obbligo scolastico, lo sfruttamento del lavoro minorile, l'abbandono di minori…..
“Questa proposta di legge – dichiara il Consigliere Regionale del PD Giancarlo Cintioli – è una importante opportunità per l'Umbria in quanto il Garante sarà una figura che dovrà ascoltare, osservare, parlare direttamente con i cittadini più piccoli per tutelarne i diritti fondamentali. Inoltre, sarà suo compito lavorare sul territorio per lo sviluppo della cultura dell'infanzia e per promuovere interventi sul piano sociale in grado di attuare gli interessi collettivi e individuali dei minori”.
Non a caso, il Garante per l'Infanzia è un organismo indipendente che, tra le sue funzioni, avrà il compito di verificare il pieno rispetto dei diritti dei bambini, sanciti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi, nei tanti ambiti della vita civile e in famiglia.
Tale figura dovrà essere scelta tra persone di comprovata esperienza nel campo minorile ed in materie concernenti l'età evolutiva e la famiglia e sarà supportato, nel suo lavoro, da una commissione consultiva formata da quattro rappresentanti delle forze sociali e da un rappresentante dei minori. Sia il Garante che i membri della commissione consultiva svolgeranno il loro lavoro a titolo gratuito.
L'Ufficio del Garante per l'infanzia e l'adolescenza, avrà sede presso la Giunta Regionale e si avvarrà della struttura regionale dei servizi sociali.
Tra le principali funzioni del Garante, quelle di promuovere, in collaborazione con Enti e istituzioni che si occupano di minori, iniziative finalizzate al loro riconoscimento come soggetti titolari di diritti; vigilare affinché sia data applicazione su tutto il territorio regionale alla Convenzione Internazionale ed alla Convenzione europea sui diritti dei fanciulli; segnalare alle autorità competenti fenomeni di esclusione e di discriminazione; prevenire e contrastare insieme agli Enti locali e ad altri soggetti preposti, abusi e violenze su minori e adolescenti; fornire sostegno tecnico e legale agli operatori dei servizi sociali; promuovere e sostenere forme di partecipazione dei bambini e delle bambine alla vita delle comunità locali…. Il Garante, inoltre, dovrà collaborare con il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) per tutelare i minori vigilando sulla programmazione radiotelevisiva, l'informazione sugli organi di stampa o attraverso altre forme di comunicazione audiovisiva e telematica.
“L'auspicio – conclude Cintioli – è che questa legge possa svolgere quell'azione di stimolo e controllo in grado di garantire il rispetto dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.