E’ stato sicuramente un successo la partecipazione delle Cantine “Tudernum” di Todi e “Sasso dei Lupi” di Marsciano alla “Fiera dell’agroalimentare” di Shanghai, evento unico nel panorama asiatico per partecipazione di operatori cinesi della ristorazione, buyers e semplici visitatori.
L’Italia del vino presenta, infatti, un appeal molto apprezzato in Cina, secondo solo alla Francia che con lungimiranza ha saputo investire ed intessere relazioni commerciali con l’estremo oriente qualche anno prima.
“Ma a Shanghai rispetto al contesto nazionale – racconta Lorenzo Mariani, Direttore di Fedagri-Confcooperative, cui le due cantine sociali aderiscono – le produzioni umbre hanno avuto un impatto eccellente per l’ottimo rapporto qualità-prezzo che siamo in grado di proporre in quei mercati. Tuttavia non possiamo certamente affacciarsi in questo nuovo e affascinante mondo con la nostra semplice forza e senza sviluppare sinergie con altre realtà vitivinicole italiane”.
La conferma arriva da chi fisicamente ha condotto in porto la “missione cinese”. Spiega il Presidente della Cantina Tudernum, Nazzareno Cataluffi: la nostra Cantina opera da qualche anno sul mercato cinese, ma bisogna sicuramente puntare nel breve sul “made in Italy” e solo a medio lungo termine e con strategie di penetrazione ben pianificate proporre il “made in Umbria” in maniera vincente. Oggi, il Mercato Cinese sta apprezzando i nostri vini dal Grechetto al Sangiovese, dal Rosso di Montefalco all’Orvieto, ma vuole anche il Prosecco piuttosto che il Lambrusco: pertanto, sarà vincente proporsi in maniera integrata con strategie condivise tra Cantine di diverse regioni”.
Importante testimonianza anche quella di Simone Carpinelli della Cantina “Sasso dei Lupi”: “Pur nella varietà delle eccellenze enologiche nazionali presenti a Shanghai dobbiamo riscontrare che i nostri vini hanno catalizzato l’attenzione dei consumatori e dei buyers presenti alla fiera e già abbiamo dato seguito agli ottimi contatti avuti. Per la nostra realtà che per la prima volta si affacciava in territori così lontani è un riscontro molto incoraggiante: e se il buongiorno si vede dal mattino…”.
“Sul mercato cinese – conclude Mariani – la nostra Organizzazione, che associa la maggior parte del mondo vitivinicolo cooperativo, ha incentrato un focus nel corso dell’Assemblea annuale di comparto lo scorso mese. Ebbene, i trend che contraddistinguono tale mercato sono assolutamente interessanti con percentuali in crescita del 90%. Occorrerà senz’altro affinare le tecniche di penetrazione e di valorizzazione, magari dando concretezza a quanto precedentemente affermato da Cataluffi, ovvero a progetti promozionali e commerciali condivisi non solo su scala regionale ma anche nazionale. Fa bene la Camera di Commercio nell’ambito delle proprie linee promozionali dell’agroalimentare a sostenere le nostre imprese che si affacciano su questi interessanti mercati, ma auspichiamo altresì che il canale attivato di recente dall’Assessore regionale all’Agricoltura Cecchini con gli Assessori di Toscana, Marche e Liguria possa essere foriero di future collaborazioni sul piano promozionale per le imprese eccellenti dell’agroalimentare italiano, sempre più aperte a condivisioni e contaminazioni”.
