L'universo onirico è il contenitore dal quale attingere per interpretare le utopie e le fantasie che hanno accompagnato i desideri e le sfide dell'uomo moderno: nel campo delle arti visive, il sogno è stato il teatro di scenografie – surreali e fantastiche – che si sono tradotte in opere d'arte fortemente simboliche. L'introspezione psichica ha potenziato l'immaginazione degli artisti dando il via a nuove forme di espressione raffinata. Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l’immaginario estetico degli artisti scelti da Luca Beatrice per costruire il percorso espositivo di una mostra che intreccia il simbolismo di inizio ’900 con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive espressioni del cinema. Come su di un palcoscenico, allestito negli spazi espositivi della Galleria Nazionale dell'Umbria, prenderanno posto alcuni dei più rappresentativi artisti dell’inconscio (Chagall, Dalì, de Chirico, Delvaux, Ernst, Magritte, Man Ray, Mirò, Savinio, Tanguy) dialogheranno con le prime esperienze visionare legate al sogno (Boccioni, Ensor, Klee, Moreau, Previati), mentre il panorama contemporaneo farà da compendio al tema con le esperienze pittoriche della Transavanguardia italiana e internazionale (Chia, Paladino, Schnabel e Salle) e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artisti del nuovo millennio (Glenn Brown, Jan Fabre, González-Torres, Hirst, Vezzoli). Nel “Teatro del Sogno” la presenza del cinema, fondamentale al pari delle arti figurative, ruota intorno alla straordinaria produzione di Federico Fellini, di cui sono esposti oltre 30 disegni e schizzi – alcuni dei quali tratti dal famoso Libro dei Sogni – e di cui si potrà ammirare una selezione di scene tratte dai film più “onirici” come “I clown” e la “La città delle donne”. Lungo il percorso di mostra s’incontrano capolavori surrealisti come “Un Chien andalou” e “L’age d’or” di Bunuel, l’unica sceneggiatura cinematografica di Samuel Beckett, “Spellbound” (Io ti salverò) di Alfred Hitchcock con le celebri scenografie create da Salvador Dalì, e poi “Sleep” di Andy Warhol e la sua controparte odierna “David Beckham Sleeping” di Sam Taylor-Wood e infine “Quijote”, lungometraggio di Mimmo Paladino, ispirato al noto romanzo di Miguel Cervantes.
Info e prenotazioni: www.mostrateatrodelsogno.it