“Grazie Perugia, un’esperienza che porterò per sempre nel mio cuore”. Il giorno dopo l’accordo consensuale con l’AC Perugia per la rescissione del contratto, seguito all’allontanamento voluto dal presidente Santopadre, Marco Giannitti saluta Perugia, il Perugia e i suoi tifosi, tracciando un bilancio positivo della sua esperienza come direttore sportivo dei biancorossi.
“Dopo due stagioni vissute intensamente – è il messaggio affidato ai social – la mia avventura a Perugia si interrompe. Il bilancio è stato estremamente positivo, contrassegnato da una promozione in serie B (2021) e dal raggiungimento dei play off (2022) ma anche dal punto di vista umano è stata per me una meravigliosa avventura perugina”.
Aggiungendo: “Il Perugia Calcio ha una storia importante, caratterizzata dal raggiungimento di traguardi prestigiosi e animata da imprese di campioni veri, e l’aver fatto parte di questa società è per me motivo di orgoglio e grandissimo onore. Come dimenticare il record dell’imbattibilità, le prodezze di Renato Curi e di Paolo Rossi, l’elegante lungimiranza di Franco D’Attoma… sono solo alcuni esempi cristallini e positivi di uomini che hanno compiuto gesta eroiche nello sport e nella vita e che rimarranno scolpite indelebilmente negli annali del calcio perugino e italiano”.
Giannitti parla anche dell’accoglienza della città: “Aver poi avuto la possibilità di vivere Perugia, una città ricca di storia, arte e tradizione, cultura e passione che quando ti entra dentro ti scalda l’anima in maniera indelebile, e questo lo considero un privilegio che porterò per sempre nel mio cuore”.
Quindi, le parole sul futuro del Perugia, ora in un momento sportivamente difficilissimo: “Ho parlato di storia. Ma è sul futuro che voglio soffermarmi. Perché questa città e questa squadra meritano le migliori fortune e la possibilità di raggiungere obiettivi ancor più sfidanti di quelli sinora conseguiti”.
Le ultime parole di Giannitti sono un appello rivolto ai tifosi del Perugia: “Cari tifosi, vi chiedo di stare vicini alla squadra, al nostro caro Grifo biancorosso per raggiungere le meritate fortune e per tornare a volare alto e fiero come solo lui sa fare. Vi saluto con tutta la mia gratitudine”.