Una mensa per tossicodipendenti non può stare in una zona ad alta densità di scuole, considerati i “fatti criminosi” legati al consumo di stupefacenti, secondo i consiglieri comunali in quota Pdl Emanuele Prisco ed Emanuele Scarponi.
I due consiglieri comunali hanno chiesto oggi in un'interrogazione alla giunta di trasferire il servizio in un’altra sede, vista la vicinanza con alcuni plessi scolastici, i cui orari (uscita scuole) coincidono con quelli di apertura del servizio.
“L'aumento dei fatti criminosi legati direttamente o indirettamente all'uso di sostanze stupefacenti – chiariscono Scarponi e Prisco – confermano la necessità di allontanare i minori da situazioni potenzialmente pericolose”.
Il ristoro sociale “protetto” offre pasti ai tossicodipendenti e permette l'incontro con operatori formati alla gestione del disagio sociale. Il servizio è ubicato in via del Roscetto, mentre le strutture scolastiche cui fanno riferimento i consiglieri si trovano nella zona di Porta Pesa, a pochi metri di distanza.
Scarponi e Prisco hanno inoltre chiesto di sapere se e quali misure siano state prese dall’amministrazione comunale a tutela dei molti minori presenti negli orari scolastici in quell’area che, come si ricorda nell’interrogazione, ospita da anni lo spazio di ristoro sociale rivolto a persone con problematiche di tossicodipendenza.