Un nuovo caso di una persona morsa da un ragno violino in Umbria. Si tratta di una giovane di Trevi, che domenica è dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale di Foligno, dove è stata poi ricoverata. Già nei mesi scorsi diversi umbri erano stati costretti a ricorrere alle cure mediche per colpa della dolorosissima puntura del ragno violino e molti altri, senza clamore, hanno fatto altrettanto. Ora si registra questo nuovo caso.
La giovane trevana potrebbe essere stata morsa dal ragno mentre dormiva, nella sua camera. Al risveglio domenica mattina si è infatti accorta di avere la mano gonfia e dolorante, con una vescica simile a quella di una scottatura. Quindi la decisione di recarsi in ospedale, dove nel pomeriggio le è stato somministrato un cortisonico per flebo.
A raccontare quanto accaduto, sui social network, la madre della donna, che ha lamentato anche i lunghi tempi d’attesa al pronto soccorso per la scarsità di personale, mentre il veleno del ragno dalla mano è risalito lungo il braccio.
Il ragno violino, come detto, avrebbe morso la giovane in camera sua, mentre dormiva, visto che la puntura è stata scoperta soltanto al risveglio. Ma potrebbe essere anche successo precedentemente, con i sintomi più gravi che invece sono emersi solo dopo ore.
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Gli esperti spiegano infatti che il morso del ragno violino è inizialmente asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Solo dopo alcune ore compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii, che può diventare necrotica ed ulcerarsi nel giro di 48 – 72 ore. Oltre al veleno, il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi, che proliferano e complicano il decorso della lesione.
Di certo la puntura di questo tipo di ragno non va sottovalutata e bisogna rivolgersi ai medici che sapranno come intervenire.