L'attivo regionale dei quadri e delegati del comparto sanità di Fp-Cgil Fps-Cisl Fpl-Uil riunitosi lo scorso in data 9 giugno a Perugia presso l'Hotel Gio', ha deciso all'unanimità di programmare una serie di assemblee, di volantinaggi, di incontri con le Istituzioni, le associazioni, le forze politiche, per preparare la mobilitazione unitaria contro la Regione e le Direzioni Aziendali, a sostegno della piattaforma sindacale. “In particolare -si legge in un comunicato- non è piu' accettabile la non applicazione della parte del c.c.n.l del comparto sanità che prevede una percentuale pari al'1% del monte salari da destinare alla contrattazione aziendale (ferma in Umbria al biennio 2004-2005) anche e soprattutto alla luce del grande contributo offerto dai lavoratori della sanità, che a fronte di un calo degli organici, hanno garantito un servizio di qualità, il pareggio di bilancio, e l'apertura di nuovi servizi. Nel confronto che si aprirà sul nuovo piano sanitario, le OO.SS avanzeranno una proposta complessiva a livello regionale che mette al centro dell'agire sindacale la valorizzazione del lavoro pubblico, la reinternalizzazione delle attività esternalizzate, la fine delle sperimentazioni cd “virtuose” pubblico/privato, la tutela della salute dei cittadini e la sicurezza nel e del lavoro, poiché solo il servizio pubblico è garanzia di servizi di qualità e accessibili a tutti”.
I lavoro dell'attivo sono stati presieduti dal segretario regionale Fps-Cisl Fosco Girardi, aperti dalla relazione introduttiva del segretario generale Fp-Cgil Umbria Fabrizio Fratini, e conclusi dopo un partecipatissimo dibattito, dal segretario regionale Uil-Fpl Claudio Bendini.