Perugia

Il Perugia da trasferta non si ferma al rosso: 3-0 alla Cremonese | Pagelle

Il Perugia formato trasferta torna da Cremona con 3 punti. E tanta convinzione nei propri mezzi, dopo il mezzo passo falso interno contro il Cosenza. Una vittoria pesantissima, perché conquistata in casa di una delle formazioni più attrezzate della Serie B, ancora senza subire reti in trasferta e soprattutto giocando più di metà partita con un uomo in meno.

L’ingenuità di Zanandrea (doppio giallo in 10 minuti dopo aver segnato la rete del raddoppio, seguita al vantaggio di Lisi) rischiava di costare cara. Ma i Grifoni si sono compattati, rischiando tutto sommato poco e trovando nel finale la terza rete con Kouan. Per la gioia dei tifosi biancorossi arrivati in Lombardia.

Tabellino e pagelle

Cremonese – Perugia 0-3
14′ pt Lisi, 30′ pt Zanandrea, 35′ st Kouan

Cremonese: Carnesecchi 6; Sernicola 5 (32′ st Deli 6), Bianchetti 5.5, Ravanelli 5, Valeri 5 (1′ st Zanimacchia 6), Bartolomei 6 (1′ st Buonaiuto 6), Castagnetti 6 (11′ st Gaetano 5.5), Fagioli 6; Baez 6, Vido 5 (1′ st Ciofani D. 6), Di Carmine 5.  All. Porta 5 (Pecchia squalificato). A disp. Ciezkowski, Sarr, Collodel, Meroni, Crescenzi, Dalle Mura, Okoli. 

Perugia: Chichizola 6.5; Curado 7, Angella 7.5, Zanandrea 5; Ferrarini 7 (25′ st Righetti 6.5), Burrai 7 (16′ st Vanbaleghem 6.5), Segre 6.5, Lisi 7.5 (16′ st Falzerano 7); Kouan 7 (38′ st Santoro sv); Matos 6.5, De Luca 6 (1′ st Sgarbi 6.5).  All. Alvini 8. A disp. Fulignati, Rosi, Gyabuaa, Carretta, Murano, Murgia, Ghion.

Arbitro: Matteo Marchetti di Ostia Lido (Vittorio Di Gioia di Modena – Fabio Schirru di Nichelino) IV° ufficiale: Paride Tremolada di Monza VAR: Marco Piccinini di Forlì AVAR: Salvatore Affatato di Verbano Cusio Ossola

Note: 42′ pt espulso Zanandrea per doppia ammonizione. Ammoniti Castagnetti, Lisi, Chichizola, Ciofani D.

La partita dei Grifoni

Chichizola 6.5: subito impegnato da Baez, poi salvato dalla traversa sul missile di Bartolomei. Quella di Cremona sembra essere una serata difficile per il portiere del Grifo. Che invece chiude la terza trasferta senza subire reti. Merito dei suoi pretoriani, ma anche lui ci mette del suo, con una gara attenta. Rischia di capitolare solo nel finale sulla spizzata che stava per favorire Ravanelli.

Curado 7: di fronte al temuto attacco della Cremonese non si scompone, se non concedendo qualcosa in avvio. Poi sale in cattedra e nel secondo tempo contribuisce a costruire il fortino inespugnabile davanti a Chichizola.

Angella 7.5: un gigante al centro della difesa del Perugia. Di Carmine, che ha voglia di sbloccarsi proprio contro la sua ex squadra, lo anticipa solo una volta, di tacco, senza però far male. Neanche un altro ex, Ciofani, riesce a superarlo. Quando poi la Cremonese prova l’arrembaggio lanciando palloni in area, lui si esalta.

Zanandrea 5: il suo poteva essere un grande esordio con la maglia del Grifo, con il guizzo che porta al raddoppio. Poi prende due rossi in 10 minuti: il primo per troppa foga, ancora galvanizzato dalla rete. Il secondo placcando in modo ingenuo un avversario a centrocampo. E’ vero, l’arbitro Marchetti non è così deciso a tirare fuori il cartellino con Vido, però la sua ingenuità è imperdonabile e rischiava di costare cara al Perugia.

Ferrarini 7: domina la fascia destra, prendendo con il passare dei minuti le misure agli avversari in fase difensiva e soprattutto proponendosi con insistenza e qualità in avanti. Da un suo spunto arriva la rete del vantaggio. E nella ripresa prova anche ad andare in rete. Lascia il campo sfinito. (25′ st Righetti 6.5: entra quando c’è da lottare e mette i suoi muscoli a servizio della causa con determinazione).

Burrai 7: finalmente una partita convincente, fatta di intelligenza e qualità. Lancia Ferrarini per l’azione che porta il vantaggio. Cerca di sfruttare davanti la mobilità di Matos e la fisicità di De Luca. (16′ st Vanbaleghem 6.5: Alvini lo chiama a fare legna a centrocampo per sopperire all’uomo in meno e lui risponde presente).

Segre 6.5: nel primo tempo agisce come guardiano di Burrai, nella ripresa si prende sulle spalle buona parte del centrocampo biancorosso. Corsa e qualità: buona prova, anche se ancora non ha mostrato il meglio di sè con la maglia del Grifo.

Lisi 7.5: raccoglie il pallone calciato male da De Luca e porta in vantaggio il Perugia. Poi trasforma in oro un pallone che sembrava poter valere al massimo una rimessa con le mani, inventando il colpo di tacco che porta Zanandrea al raddoppio. (16′ st Falzerano 7: lasciato in panchina, entra quando c’è da sopperire all’uomo in meno, e lui corre per due. Questa volta portando in campo anche qualità. Serve il cioccolatino che Kouan deposita in porta).

Kouan 7: nel primo tempo sembra ancora in difficoltà, poi nel finale di un secondo tempo in salita per il Perugia mostra tutta la sua fisicità. E anche una giocata di fino che varrebbe il 3-0, se Matos non fosse finito in precedenza in fuorigioco. Poco importa, perché poco dopo con uno strappo avvia la ripartenza del Perugia che va a chiudere in rete con un movimento da attaccante (38′ st Santoro sv: mandato in campo nel finale quando c’è da tenere palla con qualità).

Matos 6.5: svaria su tutto il fronte d’attacco, proprio come vuole Alvini. Supera spesso l’uomo, con velocità e qualità, anche se ancora gli manca il guizzo migliore.

De Luca 6: offre spesso un punto di riferimento per i compagni, e questo è già importante per il gioco che vuole il mister. Svirgola il pallone servito arretrato da Ferrarini che si trasforma nell’assist involontario per Lisi. Spara addosso a Carnesecchi in uscita, ma l’arbitro aveva fischiato il fuorigioco. Sottoporta non dà l’impressione di essere un cecchino, ma davanti il suo fisico si fa sentire (1′ st Sgarbi 6.5: si mette a destra nella difesa ridisegnata da Alvini e gioca una partita di grande sostanza). 

Alvini 8: aveva chiesto ai suoi ragazzi di fare il gioco del Perugia, anche di fronte a una formazione attrezzata quale è la Cremonese. Missione compiuta, anche quando il Perugia si ritrova con un uomo in meno. Ancora un rosso, ma questa volta non si può imputare all’atteggiamento tattico.