Il parco fluviale del Tevere torna a nuova vita / Il progetto presentato a Città di Castello / Nascerà un centro remiero - Tuttoggi.info

Il parco fluviale del Tevere torna a nuova vita / Il progetto presentato a Città di Castello / Nascerà un centro remiero

Redazione

Il parco fluviale del Tevere torna a nuova vita / Il progetto presentato a Città di Castello / Nascerà un centro remiero

Mer, 11/12/2013 - 15:15

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Davide Baccarini

“TuttOggi” ne aveva parlato poco più di un un mese fa, dello stato a dir poco “critico” del lungo Tevere tifernate, che è tornato oggi ancora una volta sotto i riflettori. La Regione Umbria e l’amministrazione comunale di Città di Castello, infatti, si sono mossi in direzione di un futuro miglioramento delle attuali condizioni dell’area fluviale, così come documentate anche dal nostro giornale.
Il seminario e gli ideatori – Nel tardo pomeriggio di martedì 10 dicembre, nella sala degli Specchi di palazzo Bufalini, è stato presentato il progetto di “Rivitalizzazione del Parco fluviale del Tevere”. Parole d’ordine della conferenza sono state: potenziamento, accessibilità ambientale e culturale, per far sì che il Tevere torni protagonista della città. A presiedere il seminario c’erano gli artefici di questo programma: l’assessore all’Ambiente tifernate Luca Secondi; il dirigente del Servizio Sistemi Naturalistici e Zootecnia della Regione Umbria Paolo Papa; il dirigente del Servizio programmazione Opere pubbliche del Comune di Città di Castello Paolo Gattini; l’architetto dello “Studio Tecnico Bioli” Francesca Bioli; l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini.
Ad aprire la conferenza sono state le parole dell’assessore tifernate Luca Secondi: “Il Tevere è la nostra ‘infrastruttura naturale’. Attorno a questo grande progetto gravitano molti aspetti di carattere ricettivo, turistico e sociale; abbiamo voluto coinvolgere anche coloro che ‘vivono’ il fiume: i canoisti e i pescatori. Dobbiamo capire che il Tevere non si conforma a noi ma siamo noi a doverci conformare ad esso. E non dobbiamo utilizzarlo in maniera egoistica ma per l’utilizzo comune. Il nostro punto di forza sarà portare l’accessibilità per i disabili”.
Obiettivi del progetto – Queste idee progettuali di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio ambientale si collocano all’interno del Piano di Sviluppo Rurale (Psr), principale strumento di programmazione e finanziamento per gli interventi di tipo agricolo e forestale. Gli obiettivi del progetto, che Paolo Papa e Paolo Gattini hanno riassunto all’assemblea, sono:

  • la valorizzazione del parco fluviale del Tevere che prevede, tra le altre cose, l’adeguamento del percorso verde e un nuovo sistema di percorrenze pedonali e ciclabili;
  • la creazione di opportunità di socializzazione, con attività ludiche, sportive e ricreative;
  • l’aumento del dialogo tra risorse ambientali e culturali attraverso la creazione di nodi di connessione;
  • l’implementazione di flussi turistici ecosostenibili con ricadute occupazionali.

I nodi di connessione suddetti, distribuiti nelle vicinanze del Tevere, dovranno essere importanti punti di riferimento tra tessuto urbano e fluviale. Essi sono: gli impianti sportivi comunali, che verrebbero collegati al fiume con passaggi pedonali preferenziali; il Parco Langer o “Ansa del Tevere”, nel quale verrebbero eseguiti l’adeguamento dell’anfiteatro, un miglior accesso principale al percorso fluviale e la sistemazione di postazioni di bici a noleggio e ludico-sportive; il Parco Rignaldello o “dei cigni”, praticamente attaccato agli essiccatoi del tabacco di Burri, che godrebbe di migliore manutenzione, a partire dal laghetto; il Museo delle Tradizioni popolari, che sarà ampliato; il ponte del Tevere con il Canoa club, a cui è dedicato un intero progetto.
“Un centro remiero sul Tevere” – Francesca Bioli ha presentato quello che è “un progetto nel progetto”: “Un centro remiero sul Tevere”. Il sito dove è collocata l’attuale struttura sportiva del Canoa Club rappresenta anch’esso un punto di connessione strategico tra la città e il fiume, seppure abbia un carattere di marginalità. La nuova struttura canoistica, dunque, verrebbe a collocarsi in uno “spazio cerniera” capace di unire contesto cittadino e ambito fluviale. La fruibilità totale del luogo diverrebbe premessa indispensabile per la riqualificazione dell’area. Gli interventi che si andranno a fare sono:

  • la riqualificazione dell’area fluviale, con opere di sistemazione dell’argine,
  • regolarizzazione della sponda e formazione di gradoni e approdi;
  • l’abbattimento di barriere architettoniche;
  • un pontile galleggiante; uno spazio informativo;
  • la ristrutturazione e l’ampliamento dell’organismo edilizio esistente, interagente con il fiume e gli spazi collettivi;
  • l’adeguamento impiantistico ed igienico-sanitario.

“Il nuovo Canoa club diventerà un importante centro remiero di riferimento per la regione Umbria. – ha commentato la Bioli – L’organismo edilizio interagirà con i suoi fruitori, il fiume e gli spazi collettivi”.
Un habitat migliore per canoisti e pescatori – A sottolineare l’importanza di queste idee progettuali e a ringraziare le istituzioni per la loro futura applicazione, sono intervenuti anche Sandro Paoloni, presidente del Canoa Club Città di Castello e Luca Zangarelli, presidente del club di pesca Aquafan, che da sempre sogna “un’adeguato ‘campo sportivo’ anche per i pescatori”. Questi ultimi potranno godere anche di larghe e numerose piattaforme (fondamentali anche per i disabili) ed un ‘gonfiabile’ che regolerà il rialzo delle acque.
Fernanda Cecchini ha infine chiuso il seminario ribadendo come quella del Tevere sia “l’area più fragile dal punto di vista naturalistico ma una delle più importanti per Città di Castello”; “grazie alla Regione – ha aggiunto l’assessore – e all’incontro costruttivo tra il Comune e le importanti aggregazioni sociali tifernati di Canoa e Pesca, è nato questo ‘nuovo processo ricco di contenuti’”.
Tempi e costi – Finanziato dalla Regione con fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), fondi europei di sviluppo (Fes) e i già citati fondi del Psr, per un totale di circa 660mila euro, il progetto di “Rivitalizzazione del Parco fluviale del Tevere” aspetterà di essere attuato fra 3-4 mesi.

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