Il “Palasport” della Madonna del Latte, la nuova struttura della parrocchia che fa parlare l’intera città - Tuttoggi.info

Il “Palasport” della Madonna del Latte, la nuova struttura della parrocchia che fa parlare l’intera città

Redazione

Il “Palasport” della Madonna del Latte, la nuova struttura della parrocchia che fa parlare l’intera città

Mer, 16/04/2014 - 15:57

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Da.Bac.
Tutti i tifernati, almeno una volta al giorno, percorrono Viale Palmiro Togliatti, strada molto trafficata della periferia di Città di Castello. E passando da quelle parti è impossibile non riuscire a vedere la particolare struttura che da un po’ di tempo fa discutere e parlare di sé .
Cosa c'era e cosa c'è – Tra la via principale e via Alcide De Gasperi, infatti, dove una volta c’era la piccola e “squadrata” chiesa della parrocchia della Madonna del Latte, oggi c’è quello che l’immaginario collettivo di chiunque assocerebbe ad un vero e proprio Palasport. In molti si chiedono ormai da più di un anno (i lavori sull’edificio sono stati iniziati l’8 aprile 2013), cosa stia succedendo in quella zona.
Cosa ci sarà – Non tutti sanno, infatti, che l’Amministrazione Comunale tifernate, nel 2012, deliberò l’adozione di un piano attuativo per la realizzazione del progetto “Cittadella Madonna del Latte”. Quest'ultimo nasce come iniziativa pubblico-privata, dato che la proprietà delle aree interessate è in parte della parrocchia e in parte del Comune. Il progetto, il cui principale committente è il parroco Don Franco Sgoluppi, è stato discusso con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) di Roma, per la definizione degli aspetti architettonici e liturgici, e approvato dai tecnici specializzati della loro Commissione. La stessa CEI, approvato il progetto, ha definito anche il finanziamento da erogare alla parrocchia.
Lo sport, dunque, non c’entra assolutamente niente. La piccola chiesetta di prima c’è sempre ed è stata la base da cui si è partiti per creare il nuovo e imponente edificio, la cui forma, ad alcuni, ricorda vagamente anche il PalaEvangelisti di Perugia.
Cosa cambia nel dettaglio – I lavori, ancora in corso e forse terminati per settembre 2014, riguardano in effetti la ristrutturazione, l’ampliamento e il miglioramento del complesso parrocchiale. I maggiori stravolgimenti, come si può osservare tutt’ora, sono quelli compiuti intorno e sopra la chiesa. Sul lato est di quest’ultima (non ben visibile da Viale Togliatti), e adiacente ad essa, si sta infatti completando una struttura in cemento armato costituita da un piano terra, destinato a sale parrocchiali con una hall d’ingresso, e da un piano primo destinato a salone polifunzionale, accessibile tramite una scala in acciaio e una lunga rampa. Alcuni tifernati, hanno addirittura paragonato questa nuova “ala” alla facciata di un palaghiaccio tipico del nord-Italia.
E’ ancora in fase di completamento, invece, una “cappella feriale” con struttura lamellare a forma di conchiglia che fungerà da raccordo sia con la nuova struttura che con il complesso parrocchiale esistente. Dalla parte di via A. De Gasperi sarà inoltre realizzato un nuovo parcheggio e un percorso coperto che collegherà il sacrato con l’ingresso alla Chiesa.
Cosa c'è dietro il “Palasport” – La parte più appariscente, e forse quella che fa più discutere, è la struttura ad archi, anch’essa in legno lamellare, che copre trasversalmente l’intera chiesa con un telone bianco, tipico degli ambienti chiusi dove si praticano vari sport (a neanche un km di distanza ci sono i “palloni” del tennis della Polisport S.R.L. con cui si può fare un ottimo confronto). Nonostante l’estetica “sportiva” lasci molto perplessi se si pensa all’accostamento con un edifico sacro, il tutto è mirato a scopi ben precisi: tale struttura arcuata, infatti, sormontata da questa tensostruttura bianca, “protegge” meglio la chiesa dalle infiltrazioni d’acqua. Inoltre il telone bianco, rivestito con una pellicola riflettente, ha la funzione principale di schermatura per la “protezione termica” dell’edificio. Pare, in effetti, che una delle problematiche principali, in passato, fosse proprio il clima interno. Anche le pareti stesse della chiesa sono state rivestite per l’isolamento termico, con uno specifico “cappotto” costituito da un pacchetto di tre camere d’aria, separate da doppie lamine di alluminio, e con la superficie esterna realizzata con pannelli di ossido di magnesio opportunamente trattati.
L’intervento prevede anche la realizzazione di una nuova centrale termica posta sul lato anteriore del complesso parrocchiale (la parte di fronte al parcheggio del centro commerciale), e l’adeguamento della zona verde già destinata, in parte, a campo da calcetto e pallavolo.
Il mistero della nuova, e particolare, struttura della Madonna del Latte è dunque risolto. Non esiste alcuna squadra di pallavolo o giocatore di tennis (né di hockey!) che usufruirà di un nuovo eventuale campo da gioco coperto. Anche se gli abitanti del quartiere hanno ormai già battezzato (scherzosamente) la nuova struttura con il nome “PalaSgoluppi”.

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