Sa.Cip
Sorpresa: c'è anche il Movimento 139. E sì, è già strutturato. Tanto che a presentarlo ufficialmente ci pensa il neo coordinatore regionale Aviano Rossi. Con lui anche l'esponete nazionale, l'onorevole Felice Belisario. Centotrentanove, come gli articoli della costituzione. E geograficamente situato nel centrosinistra. Il paletto principale è uno e divide per bene la “politica liberista dell''ognuno per sé, Dio per tutti' dalla politica della solidarietà”. A Perugia, a Gubbio e in tutta l'Umbria. Ma, per dirla in modo semplice, l'Idv del Cuore verde perde pezzi. L'ultima tessera del vicepresidente provinciale è datata 2013. Poi più nulla. Il partito, dice, “è praticamente finito”. Specialmente “dopo le due sfiducie che ho dovuto subire da chi mi avrebbe dovuto sostenere. Perché? La mia azione politica non era in linea con le idee della maggioranza interna del partito”. Anche libero va bene, insomma. “Senza logiche di corrente e steccati di minoranza e maggioranza”. E a Gubbio Aviano Rossi si candida come capolista della lista civica “Gubbio Libera”, a sostegno del candidato Pavilio Lupini insieme a Rifondazione comunista. Dentro anche nomi storici dell'Idv come Fabio Menichetti e Graziano Cappannelli.
A Perugia, invece, la situazione è leggermente diversa. Certo, “l'interlocutore principale – spiega il neo coordinatore – resta il Pd. Ma al momento mi sembra confuso. Dovrebbe giocare il ruolo di perno centrale della coalizione, ma attualmente non succede esattamente così”. Quindi, che fare? Alla luce dei principi ordinatori del Movimento 139, l'obiettivo è favorire la partecipazione alla politica. Il tutto basato su uguaglianza, trasparenza, lavoro e tutela ambientale. E chi magari maliziosamente ci legge in contrassegno il gabbiano Idv, non si sbaglia di molto. “Abbiamo visto fallire il progetto del partito – sottolinea Belisario – ma vogliamo comunque portare avanti un ragionamento di centrosinistra. Il nostro non è un altro partitino personale, ma una speranza di cambiamento”. Una speranza che “parte dallo slogan 'mani pulite' e portata avanti da chi le mani le ha ancora candide”. E un cambiamento che nel capoluogo si declina con un “sereno ultimatum al Pd”. Ovvero: due posti in lista per le elezioni di maggio a sostegno del candidato (e sindaco uscente) Wladimiro Boccali. Un nome è già pronto: Robert Christian Nuc, ai vertici regionali dell'associazione Romeni in Italia. Il secondo è in fase di definizione. Se il Pd non si dovesse aprire, spiega Rossi, “ci rivolgeremo ad altre componenti del centrosinistra”. Leggi Socialisti. Ma attenzione: sembra che la lista “La Sinistra per Perugia” abbia avuto diversi contatti col neonato movimento. Il che significa: opzione papabile, specie se i democrat sbarrano la porta di Palazzo dei Priori. E allora perché Rossi non si è candidato direttamente a Perugia? “Dopo quelle liste di proscrizione per aver sostenuto la candidata perdente alle primarie?“. Giusto, domanda quasi retorica. Quasi come quella riferita all'appoggio del “listone” centrista che conta su Mauro Cozzari, ex Udc, Centro Democratico e il consigliere uscente Stelvio Zecca. Vedremo, dicono Belisario e Rossi, ma il “centrismo viene troppo spesso evocato e quasi mai compreso”. E Zecca, dal canto suo, “deve prendere una decisione. Come Movimento 139 andiamo in un'altra direzione”. Il citofono di Piazza della Repubblica, a quanto pare, avrà di che suonare.