E’ tornato nella sua Foligno Giuseppe Delicati, il medico no vax che era stato arrestato a Torino il 28 marzo scorso (e poi ai domiciliari) con l’accusa di aver rilasciato falsi certificati a molti suoi assistiti per evitare le vaccinazioni anti Covid. Su di lui la Procura piemontese indaga anche per la morte di un paziente 70enne, malato di Covid e arrivato in ospedale quando ormai era troppo tardi. I magistrati ipotizzano l’omicidio colposo, perché nelle intercettazioni telefoniche dei carabinieri del Nas si sente il medico sconsigliare il ricorso in ospedale.
Per i certificati di esenzione dal vaccino rilasciati ai suoi pazienti, lo scorso marzo Delicati era stato arrestato dai carabinieri. Poi aveva ottenuto i domiciliari. Ora, tornato in libertà, è a Foligno, la sua città.
Le indagini erano scattate dopo che Delicati – allora medico di base a Borgaro Torinese – in un video su YouTube, aveva messo in dubbio l’esistenza della pandemia e l’utilità del vaccino. Un video che lo aveva fatto diventare molto popolare tra la galassia negazionista e no vax, ma che appunto ha portato i carabinieri del Nas ad approfondire la sua attività. Per il medico, tornato libertà, resta il divieto di dimora a Torino.
Come ha spiegato alla Tgr Umbria il suo avvocato, Gianluca Visca, Giuseppe Delicati, posto a riposo dall’Ordine dei medici, è in pensione e non intende più esercitare. Quanto alle accuse che gli vengono mosse, il legale ammette che alcuni controlli maggiori potevano essere fatti prima di rilasciare la certificazione ad alcuni assistiti, ma respinge l’accusa secondo la quale l’ambulatorio del medico sarebbe stato una sorta di stamperia di certificati facili per evitare il vaccino anti Covid.