Nidi e scuole d’infanzia private sono state “dimenticate” dal Governo, e monta la protesta. “Vogliamo riaprire in sicurezza sanitaria e fiscale. Valuteremo i protocolli, i costi che dovremo affrontare e, se saranno improponibili, organizzeremo la nostra protesta nazionale“.
È la protesta dell’Associazione unitaMente nidi, scuole dell’infanzia e servizi educativi 0/6 privati che protesteranno giovedì 21 maggio, dalle 15 alle 17, dopo aver letto il DPCM del 17/05/2020, della pubblicazione del protocollo INAIL e dell’ordinanza regionale, a Perugia, coordinandosi con altre associazioni, gruppi e comitati.
Al momento infatti non esiste alcun provvedimento di salvataggio che copra tutto il periodo di chiusura (i mesi di giugno, luglio e agosto) e che copra le spese legate a una riapertura solo “parziale”: i gruppi sono troppo piccoli per poter coprire tutti i costi e il mutato rapporto numerico adulto-bambino è impossibile da rispettare per molte strutture.
“Un adulto ogni tre bambini è improponibile, come è improponibile di riaprire in quattro e quattro otto. Troviamo ci sia poca cura e che si mette a rischio la salute di operatori e bambini. L’associazione dice no al fatto che i gestori debbano sostenere da soli tutti i costi“, spiegano i rappresentanti dell’Associazione unitaMente nidi, scuole dell’infanzia e servizi educativi 0/6 privati.
“Il Governo – aggiunge la nota di nidi e scuole d’infanzia private – ha deciso di decretare la nostra chiusura mettendoci nelle condizioni di non poter accedere agli ammortizzatori sociali per i mesi di giugno, luglio e agosto: si è decretata la morte dei servizi educativi. Siamo stati da subito soggetti invisibili esattamente come i bambini della fascia 0/3, soggetti considerati senza diritti e inutili per la società. Siamo esausti e pensiamo a tutte le persone che perderanno il posto di lavoro, ci sentiamo esclusi come cittadini, come servizi alla famiglia, e come imprese“.
La manifestazione “educata ed educante” ha lo scopo di chiedere fondi, ammortizzatori sociali per i servizi educativi 0-3 e 0-6 alla regione e al governo eventuali soluzioni che salvino dalla chiusura tanti nidi e scuole d’infanzia private. In Umbria la manifestazione, come detto, si terrà a Perugia il 21 maggio dalle 15, rispettando le norme per contenere la pandemia. Le associazioni chiedono il rispetto delle normative: utilizzo della mascherina come da decreto; distanziamento fisico di almeno un metro tra le persone; evitare di riunirsi in piccoli gruppi. “La manifestazione sarà pacifica e prevalentemente silenziosa” sottolineano.