Un Teatro Romano cosi pieno e cosi coinvolto nello show non è cosa da tutti i giorni, neanche quando si tratta di spettacoli del Festival di Spoleto, che in questa location ha scritto alcune delle pagine più belle della sua storia. E quella del Concerto della Banda della Guardia di Finanza rientra di diritto tra di esse: non un solo posto vuoto, applausi scroscianti alla fine di ogni esecuzione e un finale emotivamente vibrante e coinvolgente quale solo l'Inno di Mameli sa rappresentare.
Un programma musicale ben congegnato, diviso in due parti, una più classica, anche se niente affatto scontata, l'altra ben più moderna ed accattivante, ha permesso ai 102 maestri componenti dell'ensamble , magnificamente diretti dal Ten. Col. Leonardo Laserra Ingrosso, di esprimere tutta la loro musicalità. Particolarmente suggestiva, anche perchè in tema con la location dell'evento, l'esecuzione di un medley realizzato con le musiche della colonna sonora del film “Il Gladiatore”, con le immagini della pellicola vincitrice di ben 5 premi oscar proiettate sul muro del teatro dietro il piano di esecuzione dell'orchestra.
Sui gradoni del Teatro Romano ufficiali di tutte le forze armate e dei corpi di polizia, tra i quali citiamo il Generale Pasquale Debidda Comandante Interregionale della Guardia di Finanza al quale il Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti ha consegnato i “sei Baiocchi” d'argento, antica moneta che veniva coniata dalla Zecca di Spoleto. Ben rappresentata anche la politica con il Sottosegretario agli interni On. Giampiero Bocci e il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, gli ex-parlamentari Domenico Benedetti Valentini e Ada Spadoni Urbani e il jet set regionale con il responsabile dell'amministrazione del Perugia Calcio Dott.Sandro Paiano e numerosi personaggi del mondo dello spettacolo tra cui l'attore spoletino Mauro Bronchi, noto al grande pubblico come una delle tre “Sorelle Bandiera” de “L'altra domenica” celebre programma Rai di fine anni '70.
Immancabile la chiusura con l'Inno Nazionale di Mameli, a cui sono seguiti ben due bis di tutto rispetto: il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini e la “Marcia Trionfale” di Giuseppe Verdi