Il cinema che continua a colpire al cuore: San Damiano. Due incontri in Umbria - Tuttoggi.info

Il cinema che continua a colpire al cuore: San Damiano. Due incontri in Umbria

Redazione

Il cinema che continua a colpire al cuore: San Damiano. Due incontri in Umbria

Il film documentario San Damiano è nelle sale da aprile. In Umbria, sono previsti due appuntamenti speciali alla presenza dei registi
Dom, 11/05/2025 - 07:31

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{ Il film documentario San Damiano è nelle sale italiane da giovedì 10 aprile. In Umbria, sono previsti due appuntamenti speciali alla presenza dei registi Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes che incontreranno il pubblico e dialogheranno sul film, insieme ad altri ospiti. Queste le date del tour del film:



UMBRIA

– 13 maggio Postmodernissimo di Perugia in collaborazione con l’Unità di Strada e la Croce Rossa – registi in sala

– 14 maggio Cinema Pegasus a Spoleto – registi in sala



Ulteriori aggiornamenti saranno disponibili qui:

https://www.instagram.com/sandamianodocu/ }

IL CINEMA CHE CONTINUA A COLPIRE AL CUORE

SAN DAMIANO:

L’ONDA DEL PASSAPAROLA CONTINUA A DIFFONDERSI IN TUTTA ITALIA

Forte dell’accoglienza entusiastica ricevuta alla Festa di Roma e del successo nelle sale di Roma e Milano, il toccante documentario narrativo di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes prosegue il suo intenso viaggio attraverso l’Italia. Grazie al potente passaparola, San Damiano si sta rivelando un prezioso caso cinematografico, con nuove proiezioni ed eventi speciali in diverse città. L’eco profonda che suscita negli spettatori testimonia la forza emotiva di questo film

MATERIALI STAMPA: https://www.mimmomorabito.it/cinema_roma_2024/SAN_DAMIANO/SanDamiano.html

(Inclusi i “santini” di San Damiano e un testo laico sui “santini”)

San Damiano continua a essere molto più di un semplice documentario: è un’immersione viscerale nell’anima ferita di Roma, un viaggio catartico dagli abissi di Termini alla fragile luce della speranza. Questo film potente, accolto come una rivelazione alla Festa di Roma e recentemente insignito del premio SAMIFO Lo Spiraglio Film Festival della Salute Mentale per la sua toccante autenticità, continua a incantare il pubblico con la sua verità scomoda e la sua capacità di generare profonda empatia. Le numerose proiezioni “tutto esaurito” registrate finora (a Roma: Troisi, Eden e Quattro Fontane; a Milano: Anteo City Life, Cinemino, Beltrade, e altre sale in Lombardia) e i dibattiti appassionati che seguono le proiezioni confermano un impatto emotivo profondo e una risonanza autentica con storie di umanità dolente ma indomita.

Le recenti serate hanno visto la partecipazione di figure di spicco come lo scrittore Paolo Giordano, a testimonianza del vivo interesse che il film suscita. La sintesi emersa da questi incontri è unanime: è un film che colpisce al cuore ed è terapeutico.

Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes continuano a rendere palpabile l’invisibile attraverso lo sguardo di Damiano e dei coprotagonisti, esistenze precarie che lottano per la redenzione. Le loro vicende, crude e intrise di una sorprendente poesia, divengono metafora di una resilienza che sfida l’annientamento. San Damiano sta tracciando un solco significativo nel panorama cinematografico grazie alla sua capacità di generare empatia e offrire spunti di riflessione profondi.

Un elemento distintivo di questo tour nelle sale rimangono gli incontri che accompagnano il film. I registi, insieme al coprotagonista Alessio Mura e ad altre figure significative, continuano a dialogare con il pubblico, arricchendo la visione con prospettive uniche. Esperti del giornalismo, della cultura e del Terzo Settore amplificano ulteriormente la riflessione sui temi cruciali del film.

San Damiano – un’opera prodotta da Gregorio Sassoli per Red Sparrow e Askesis film, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, e auto distribuita (Red Sparrow) – con coraggio, sta dimostrando la potenza di un cinema indipendente che sa parlare direttamente all’anima, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi lo incontra.

Le prossime date in diverse città italiane confermano un’onda d’interesse crescente. San Damiano continua a essere non solo un film da vedere, ma un’occasione preziosa per connettersi con storie vere, con la complessità dell’esistenza e con la scintilla di umanità che arde anche nell’oscurità. Un piccolo miracolo di cinema dal vero che merita di continuare il suo viaggio.



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Chi ha detto, amico e fratello,

che devi morire fra mille tormenti?

Sai che il tormento è una voce?

Sai che il dolore canta?

(….)


(da ‘Francesco, Canto di una creatura’, che fu pubblicato nel 2007, forse le più belle poesie dedicate al nostro Santo scritte da una poetessa dei nostri tempi, Alda Merini, viscerali e dense d’amore. Con emozione, furono musicate da Lucio Dalla e lette nella Basilica di San Francesco nel 2008)




un film documentario di

GREGORIO SASSOLI e ALEJANDRO CIFUENTES



SAN DAMIANO

Prodotto da Gregorio Sassoli per Red Sparrow

con il sostegno di: MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo

Produttrice associata: Guendalina Folador per Askesis film

con

DAMIAN EUGENIUSZ BIELICKI

SOFIA NOVIELLO

ALESSIO, CHRISTOPHER, COSTANTINO, VINCENT, DOROTA, FELICE

Genere: Documentario narrativo

Durata 86’; Origine: Italia

Anno: 2024

Lingua: italiano, polacco

DCP | Aspect ratio: 2.00:1| Suono: 5.1| colore


Distribuzione: RED SPARROW

LOGLINE

Con cinquanta euro in tasca, Damian fugge a Roma. Riuscirà a rifarsi una vita o sarà inghiottito dall’inferno di Termini?

LA STORIA

In fuga dai fantasmi del passato, Damian, un polacco di 35 anni, decide di trasferirsi a Roma per ricostruire la sua esistenza.

Arrivato alla Stazione Termini senza un centesimo, invece di unirsi ai senzatetto che dormono in terra, si arrampica su una torre delle antiche Mura Aureliane che sovrastano la stazione, facendone la sua nuova casa.

Sognando di diventare un cantante e assetato di amore, Damian si abbandona a Sofia, una senzatetto forte e carismatica che lo affascina.

La loro storia d’amore divampa in mezzo al turbolento sfondo di Termini, catapultando Damian nel mondo capovolto di cameratismo e conflitti della comunità emarginata della stazione. Qui, Damian trova la famiglia che non ha mai avuto.

Ma con una psiche fragile e vulnerabile, riuscirà davvero a forgiarsi una nuova vita nell’inferno di Termini?



NOTE DI REGIA

Questo documentario è nato da un incontro fortuito che ci ha aperto le porte a un mondo parallelo.

Dopo un anno di volontariato distribuendo pasti ai senzatetto con la comunità di Sant’Egidio, una sera, spinti dal desiderio di conoscere più a fondo questa realtà, abbiamo deciso di trascorrere una notte a Termini. Poco prima di coricarci si avvicina un giovane polacco con una curiosa inflessione calabrese, Damian. Con una barzelletta riesce a rompere immediatamente il ghiaccio e, quasi come un mago, ci rivela di non dormire per terra come molti altri, ma di aver trovato un rifugio sopraelevato che chiama “la mia torre”.

Affascinati dalla sua personalità carismatica e dalla sua energia contagiosa, abbiamo intrapreso un viaggio nella sua vita che si è rivelato emozionante e complesso. Ci siamo avventurati tra i suoi sogni di gloria come cantante e la cruda realtà della vita di strada, tra l’alcolismo e la costante lotta per la sopravvivenza.

Per due anni abbiamo frequentato quotidianamente la stazione di Termini, di cui uno interamente dedicato alle riprese. Grazie a Damian, ci siamo addentrati in modo profondo nel mondo dei senzatetto che popolano i dintorni della stazione.

All’inizio, l’approccio di alcuni senzatetto era segnato da diffidenza; addirittura, alcune bottiglie sono volate nella nostra direzione. Tuttavia, con il passare del tempo, questi gesti ostili si sono trasformati in abbracci calorosi. Hanno compreso che il nostro scopo non era “rubare” un pezzo della loro vita per poi svanire nel nulla, ma piuttosto restare, osservare e raccontare. Questo ha permesso di sviluppare legami profondi, in particolare con Damian, con il quale, nonostante ora si trovi in un carcere psichiatrico in Polonia, continuiamo a sentirci ogni domenica al telefono.

Grazie al tempo trascorso a Termini, siamo riusciti a realizzare un film che non si limita a osservare dall’esterno, ma che offre una prospettiva dall’interno, senza filtri, con una vicinanza autentica alle vite di queste persone.

Termini, con il suo incessante viavai di oltre 150 milioni di passanti ogni anno, era anche il nostro mondo. Una volta, eravamo fra coloro che voltavano lo sguardo altrove, soffocando il disagio di fronte a chi vive in condizioni così estreme. Eppure, queste persone, sebbene emarginate dalla società civile organizzata, sono parte di noi, dell’umanità.

Il documentario nasce da questa consapevolezza: dare un volto umano a chi è stato reso invisibile, attraverso un racconto crudo e autentico che invita a riflettere sulla nostra comunanza e sulla necessità di vedere e ascoltare.

(Gregorio Sassoli, Alejandro Cifuentes)

DAMIANO

«Mamma, io non so cosa devo scegliere, se essere un dio o un diavolo.

Se io sarò un dio mi uccideranno subito. Però, mamma, se io sarò un diavolo, avranno paura di me».

Damiano, polacco di origine, è una figura affascinante e contraddittoria, sospesa tra l’innocenza di un angelo e l’ambiguità di un diavolo. Parla italiano con un’insolita inflessione calabrese perché ha vissuto alcuni anni in Calabria da ragazzo. A 35 anni ha deciso di ripartire da zero, scegliendo Roma, la città degli imperatori e dei gladiatori. E come un gladiatore, Damiano combatte ogni giorno, anche quando il mondo sembra averlo dimenticato.

Alla stazione Termini, Damiano risalta come un puntino bianco di speranza in un oceano nero di difficoltà, sempre alla ricerca di una redenzione personale. Vuole essere visto e riconosciuto per il suo valore, e per questo ha fatto di una torre sulle Mura Aureliane la sua casa. La sua personalità è un caleidoscopio di imprevedibilità, punteggiata da un umorismo grottesco e infantile, talvolta geniale. La sua emblematicità traspare nella frase: “Non sono commercialista”, pronunciata a un musicista che tentava di convincerlo a conformarsi a uno stile più commerciale, che Damiano percepiva come poco autentico.

Damiano è “santo” perché in lui arde una luce costante, una tenacia che lo spinge a sognare e a creare, anche quando la vita lo ha portato sulla strada, dentro la cella di un carcere, o dentro le mura di un ospedale psichiatrico in Polonia. I suoi sogni trascendono la mera sopravvivenza: vuole essere un cantante, un artista, vuole lasciare un segno nel mondo. Scrive libri, compone musica e testi per canzoni. Come ogni vero artista, Damiano rimane sempre se stesso, incapace di scendere a compromessi con un mondo che spesso lo rifiuta o non lo capisce. Nonostante tutte le avversità e la durezza della vita, Damiano è un’anima autentica che non si arrenderà mai alla banalità del mondo.



LA MUSICA DEL FILM

La musica gioca un ruolo fondamentale, riflettendo l’anima del protagonista e il mondo che lo circonda. Damian sogna di diventare un cantante e gli piace improvvisare su basi hip hop, con una vena melodica che emerge a tratti. Sebbene non abbia una tecnica raffinata, quando canta, qualcosa di vero e incontaminato si sprigiona da lui, un’energia cruda che ha la potenza della vera arte, piaccia o meno. Attraverso la sua musica, Damian ci rivela parti intime di sé.

La colonna sonora originale, composta da Damiano Colosimo, musicista romano della scena underground, fa da collante, creando un mondo sonoro che ci avvolge e ci immerge nella dimensione di Termini. A latere, sono stati inseriti brani di musica pop ascoltati dai protagonisti del documentario, che ci aiutano a comprendere meglio la loro realtà.



I REGISTI

GREGORIO SASSOLI – Dopo essersi laureato alla NYU – Tisch School of the Arts, ha lavorato come assistente su set per diversi registi, tra cui Paolo Sorrentino (This Must Be the Place), Woody Allen (To Rome with Love) e Roger Spottiswoode (A spasso con Bob- A street cat named Bob).

Il suo primo film da regista e sceneggiatore, The Wisdom Tooth, ha avuto la sua première all’Oaxaca IFF e ha vinto il premio di Miglior Film al Derby FF.

Nel 2022 scrive, produce e dirige Il Provino, mentre il cortometraggio San Damiano – prologo al lungometraggio del 2024 – è stato in concorso all’Odense Film Festival 2023, Filmmaker Milano, e ha vinto il premio come miglior documentario a Visioni Italiane (Festival della Cineteca di Bologna).

ALEJANDRO CIFUENTES – Con la società di produzione televisiva Stand by Me, si è dedicato alla scrittura divulgativa e alla narrazione di storie. Ha inoltre collaborato con le ricerche di Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine e con la testata giornalistica della stessa.

Dal 2018 al 2021, ha lavorato come autore per la società di produzione Corima per la realizzazione del programma televisivo Forum (Canale 5), occupandosi in particolare della preparazione degli attori e del casting.

Nel 2022 ha scritto il cortometraggio Il Provino, mentre nel 2023 ha scritto e diretto il cortometraggio San Damiano – prologo al lungometraggio del 2024 – selezionato in concorso all’Odense Film Festival e a Filmmaker Milano, vincendo il premio come miglior documentario a Visioni Italiane, festival della Cineteca di Bologna.

IL TEAM ARTISTICO, CREATIVO E PRODUTTIVO

RED SPARROW E ASKESIS FILM PRESENTANO UN FILM DOCUMENTARIO DI GREGORIO SASSOLI E ALEJANDRO CIFUENTES CON DAMIAN EUGENIUSZ BIELICKI, SOFIA NOVIELLO E ALESSIO, CHRISTOPHER, COSTANTINO, VINCENT, DOROTA, FELICE MONTAGGIO DEL SUONO MATTEO EUSEPI EFFETTI SONORI FRANCESCO LILLI MISSAGGIO SUONO MARCO FALLONI COLOR SERENA PERLA COLONNA SONORA ORIGINALE DAMIANO COLOSIMO MONTAGGIO CECILIA ZANUSO, GREGORIO SASSOLI, ALEJANDRO CIFUENTES DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA GREGORIO SASSOLI PRODUTTORE ASSOCIATO GUENDALINA FOLADOR PRODOTTO DA GREGORIO SASSOLI SCRITTO E DIRETTO DA GREGORIO SASSOLI E ALEJANDRO CIFUENTES



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