Potrebbe essere Luciano Pizzoni, vicepresidente engineering e della R&D di UmbraGroup, il candidato sindaco del centrosinistra.
Il suo nome – a dirla tutta – circola già da un paio di giorni tra i bene informati e negli ambienti politici cittadini, ma solo in queste ora la figura dell’ingegnere manager sta prendendo quota.
A proporre Luciano Pizzoni, è stata la formazione civica ‘Patto per Foligno’ che aveva chiesto comunque un sindaco non di estrazione politica, espressione della società civile e di forte cambiamento.
Un profilo che – verrebbe da dire paradossalmente – non dispiace affatto, anzi sembra piacere particolarmente anche all’ala di sinistra più radicale della coalizione che dovrebbe contrapporsi al centrodestra di Stefano Zuccarini.
Il movimento ‘Foligno in Comune’ esprime infatti a chiare note “disponibilità per una nuova figura civica legata al mondo produttivo e dell’innovazione tecnologica, avanzata da Patto per Foligno, nei confronti del quale – per l’appunto – il coordinamento ha espresso interesse e disponibilità al confronto”.
Fermo restando che la sinistra non ritira la candidatura del giovane Diego Mattioli, comunque punto di riferimento anche nell’ambito di coalizione, ecco calare nettamente l’ipotesi del notaio Luigi Napolitano.
Luciano Pizzoni quindi resta – ad ora – il più papabile o ‘sindacabile’ che dir si voglia.
Metterebbe d’accordo il ‘mondo imprenditoriale e civico’ di Patto per Foligno, e l’area più radicale di Foligno in Comune. Pronti a sostenerlo anche il Partito Democratico e la lista civica ‘Foligno Soprattutto’. Insomma, sarebbe la quadratura del cerchio.
Resta però l’incognita della formazione ‘Foligno 2030’ che ancora non si esprime. Questa sera è convocata un’altra riunione di coalizione, e poi a seguire c’è l’assemblea del Pd.
La partita a scacchi è ancora delicata e si attende la mossa di Foligno 2030
L’unica cosa che accomuna tutti è la volontà di stringere nel più breve tempo possibile, seppure con la dovuta calma…