La Casa delle Musiche di Terni continua a far discutere per lo stato di degrado e di abbandono in cui versa ormai da anni. Durante il consiglio comunale di questa sera, lunedì 15 novembre, il M5S ha illustrato un atto di indirizzo (firmato anche da alcuni membri dell’opposizione tra cui il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi) con il quale ha invitato l’amministrazione a intervenire quantomeno per mettere in sicurezza la struttura e l’area che è diventata luogo di spaccio e di bivacchi più o meno leciti. L’atto è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale con 29 voti favorevoli.
Già nel 2017 Tuttoggi si era occupato del degrado dell’area e, sempre nello stesso anno, su sollecitazione dell’allora consigliere Enrico Melasecche, c’era stato un sopralluogo della IV Commissione Vigilanza e Controllo per portare all’attenzione dell’esecutivo di allora una situazione di degrado che era finita, nel 2019, su Striscia La Notizia con il servizio “Il casino delle musiche”. Da allora ‘la musica’ non è cambiata.
In seguito alle continue segnalazioni dei cittadini sulla mancanza di decoro dell’area, il M5S ha presentato un atto per chiedere il ripristino delle condizioni base di sicurezza per tutto il quartiere di Borgo Bovio. L’amministrazione comunale era intervenuta per chiudere le porte di accesso già manomesse (che sono state nuovamente danneggiate) e, in aggiunta, anche le finestre sono state spaccate per avere facile accesso ai locali interni della struttura.
Nell’ambito della discussione è intervenuto anche l’assessore Orlando Masselli che ha sottolineato come la struttura continui ad essere bersaglio di atti vandalici: “Hanno nuovamente divelto le porte, hanno sfasciato i vetri sul retro – ricorda l’assessore – e sembra non esserci fine a questa situazione. Ripristineremo la funzionalità delle porte e delle finestre per riportare un minimo di sicurezza. L’atto è condivisibile – aggiunge Masselli – e speriamo di poter mettere anche telecamere di videosorveglianza per fare da deterrente a eventuali malintenzionati. Bisogna trovare qualcuno a cui dare in concessione la struttura per farla vivere per lo scopo per il quale è nata. Con l’assessore Cecconelli stiamo cercando di trovare una soluzione in questo senso”.