Il caro Tari rischia di essere un bel regalo di Natale per le famiglie più povere di Foligno. Dopo gli scambi infuocati via social, la polemica torna nei palazzi dell’amministrazione e nelle piazze.
Il Pd annuncia l’intenzione di mobilitarsi per emendamenti, in sede di bilancio, che possano ristabilire “le esenzioni ed allargare i beneficiari in nome della basilare giustizia sociale”.
C’è poi il fronte e la mobilitazione di Foligno in Comune. L’assemblea convocata la scorsa settimana proprio sulla Tari è andata bene, molte le persone accorse per capire cosa cambierà. “Il problema è che ben presto si creeranno difficoltà – dice Vincenzo Falasca – perché non è stato rifinanziato il capitolo dei servizi sociali che andava a coprire queste necessità e ora ci troveremo con molte persone che non saranno in grado di pagare“.
La mobilitazione di “Foligno in Comune” comunque prosegue, anche a fianco dei sindacati che hanno annunciato una mobilitazione contro la povertà per il 19 dicembre, il giorno della convocazione del consiglio comunale.
Il Pd chiede invece interventi. “Fra i primi interventi che dovrebbero essere messi in atto c’è l’attenzione strategica verso gli oneri a carico dei contribuenti. Si poteva trovare nelle pieghe del programma economico del comune una sua rimodulazione, al fine anche di allargare la fascia dei cittadini che necessitano di essere sostenuti”.
L’idea dei Dem di Foligno sulla Tari è quella di “contrastare ogni misura volta a scatenare guerre tra poveri, invece di chiedere a chi può. La maggioranza di Foligno ha dimostrato da che parte sta”.