La notizia che avevamo dato in esclusiva lo scorso 6 gennaio e ripresa in questi giorni dall'informazione locale ha prodotto importanti conseguenze anche all'interno di Palazzo Spada. Nel turbolento consiglio comunale di ieri, dove ancora una volta la maggioranza è apparsa divisa e in imbarazzante difficoltà, Riccardo Giubilei (Pd), che ha presentato tre interrogazioni, ha chiesto con la prima (sottoscritta anche da Tabarrini, Bartolini e Trivelli del gruppo del Pd) al sindaco e alla giunta un nuovo posizionamento delle opere di Cracking Art Revolution di proprietà del Comune di Terni, il cosiddetto “barboncino rosso” ed i pinguini, attualmente collocati presso i locali commerciali del Fat e negli spazi museali del Caos. In particolare Giubilei, facendo riferimento alle polemiche riportate anche dalla stampa locale dopo la festa di fine anno nei locali del Fat, durante la quale alcuni avventori sono saliti a cavallo del “barboncino rosso” e alle dichiarazioni dell’assessore alla cultura secondo cui “si tratta di opere pensate e realizzate per essere istallate nell’acqua o in mezzo alla strada e comunque per poter essere toccate dalle persone”, chiede di collocare il “barboncino rosso” e le altre opere nelle principali piazze cittadine, a cominciare da piazza Solferino ed i pinguini lungo i camminamenti del fiume Nera, anche nello spazio che avrebbe dovuto ospitare la scultura di Beverly Pepper, “affinché siano godute e utilizzate da tutti i cittadini e non solo dagli avventori del Fat”
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