L'idraulico era accusato di furto e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Riconosciute le ragioni della parte civile, soddisfatto l'avvocato
Curiosa vicenda quella che giovedì 31 marzo ha visto la condanna di un idraulico da parte del Tribunale di Terni, accusato di furto e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L’uomo, infatti, si sarebbe appropriato di una caldaia in un’abitazione di Amelia dove stava eseguendo dei lavori, chiedendo al proprietario di casa il pagamento di soldi per altri interventi effettuati prima di restituirgliela.
Il giudice Francesca Scrivano ha dunque condannato l’artigiano ternano ad un anno e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali (1.700 euro) ed al risarcimento del danno alla parte civile (rappresentata dall’avvocato Mario Murano), pari a 9mila euro.
Tutto sarebbe iniziato nella primavera del 2019, quando l’idraulico era stato contattato dal proprietario di un’abitazione nel centro di Amelia per eseguire alcuni lavori di termoidraulica. Interventi che, da preventivo, stando a quanto ricostruito in fase di indagine, erano pari a 5.575 euro di cui 3.000 erano stati pagati a inizio giugno ed i restanti sarebbero dovuti essere saldati entro 15 giorni dal collaudo della caldaia. A luglio, però, erano stati concordati altri lavori, con il proprietario di casa che aveva pagato altri 3mila euro. A quel punto all’idraulico mancavano da ricevere – secondo la ricostruzione – altri 1.920 euro. In autunno, visto il mancato pagamento del debito residuo, l’artigiano si sarebbe introdotto nell’appartamento portando via la caldaia, inviando un messaggio whatsapp al proprietario dell’immobile: “Ascoltami, poi non ti scrivo più: se vuoi la caldaia, fai il bonifico. Dopodiché torno a installarla“.
A quel punto l’uomo avrebbe pagato altri 2mila euro, senza però rivedere indietro la caldaia. Aveva quindi presentato denuncia, facendo scattare l’inchiesta prima e poi il processo. Conclusosi in primo grado con la condanna dell’idraulico.
“Finalmente la vittima ha ottenuto giustizia e la sentenza di condanna dell’idraulico deve costituire un segnale dissuasivo al fine di evitare che in futuro vi siano altri malcapitati“. Questo il commento dell’avvocato Mario Murano, difensore della parte civile che ha visto riconosciute dal giudice le proprie ragioni.