I palazzi comunali di Città di Castello e Gubbio come esempio di composizione architettonica saranno al centro dei lavori del convegno promosso dal Comune tifernate, con la cooperazione degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Perugia e studio “Cooprogetti” nella sala consiliare della residenza Municipale del Comune alle ore 14,30 di venerdì 6 novembre.
L’incontro è basato su studi recenti architettonici che mettono in relazione il palazzo dei Consoli di Gubbio e il palazzo dei Priori di Città di Castello. Entrambe le ‘fabbriche’ presentano infatti metodologie basate sulla ripetizione di unità dimensionali indicate come “moduli”.
“Il recupero dei centri storici è una priorità di tante città d’arte come la nostra” dichiara il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Michele Bettarelli, per il quale “la qualità del costruito di pregio non è solo una testimonianza ma anche una fonte di ispirazione e di regola per gli interventi che a vario livello il tessuto urbano richiede. Riuscire a comprendere le logiche che sono state alla base del progetto della casa comunale di Città di Castello e Gubbio ci permette di formulare precise ipotesi sulla loro costruzione e quindi sul processo ed il metodo utilizzato per la loro ideazione, oltre che chiarire in modo definitivo la loro attribuzione ad Angelo da Orvieto”.
Dopo i saluti di Michele Bettarelli per il comune tifernate e di Filippo Mario Stirati, sindaco di Gubbio, interverrà l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fernanda Cecchini e i rappresentanti dei due ordini coinvolti. Le relazioni saranno tenute dai docenti dell’Università degli Studi Roma 3 Dipartimento di Architettura prof. arch. Paolo Micalizzi e prof. arch. Raynaldo Perugini, dal ricercatore Arch. Alessio Patalocco dello stesso Dipartimento, dalla prof.ssa arch. Maria Teresa Bartoli del Dipartmento di Architettura dell’Università di Firenze, dal Prof. Andrea Czortek docente dell’Istituto Teologico di Assisi, dall’ing. Giovanni Cangi esperto in recupero edilizio, dall’arch. Gaetano Rossi artefice di ricerche sui palazzi in argomento, dalla dr.ssa Laura Zamperoni storica dell’arte e restauratrice.