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I giudici di Perugia: la polizia provinciale non svolge compiti di pubblica sicurezza, niente armi

La Corte di appello di Perugia sembra aver messo una pietra tombale sull’appartenenza degli operatori della polizia provinciale di Perugia alla categoria degli agenti di pubblica sicurezza.

Proprio in questi giorni è in discussione l’approvazione del nuovo regolamento del corpo, la cui proposta è ferma da oltre sei mesi, soprattutto per le contestazioni del consigliere Marcello Rigucci, presidente della Commissione controllo e garanzia, per il quale alcune norme del regolamento sono contrarie alla legge.

Tra le contestazioni avanzate da Rigucci c’è la volontà della Provincia di Perugia di creare un corpo armato con la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Ma ciò, come confermato appunto dalla Corte di appello, è possibile solo per gli agenti delle polizie locali dei Comuni. Escludendo quindi gli operatori delle polizie provinciali da quanto previsto nella legge 65/86.

Pertanto il personale appartenente alla polizia provinciale non può circolare armato senza porto d’armi, né svolgere attività di controllo del territorio sul versante della sicurezza, ma soltanto in materia stradale e ambientale.