L’Umbria e Assisi piangono Papa Francesco, pontefice particolarmente legato al cuore verde d’Italia e che come suo nome di elezione aveva scelto quello del Poverello, patrono d’Italia. Qualche ora fa la Santa Sede ha reso nota la data dei funerali di Papa Francesco: si terranno il 26 aprile alle ore 10, con una liturgia esequiale presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Oggi, 22 aprile, la salma rimane nella cappella dove il Papa ha celebrato messa per tutto il suo pontificato, da domani la traslazione a San Pietro per poi essere esposta, fino a venerdì sera, alla devozione della folla di fedeli.
Se il lutto nazionale sarà di cinque giorni, anche ad Assisi – dove già ieri le campane hanno suonato a morto e le bandiere sono state abbassate a mezz’asta – sarà lutto cittadino per i funerali di Bergoglio. Oltre alle bandiere a mezz’asta, nell’ordinanza comunale emanata subito dopo la morte del Papa è stata prevista anche l’osservazione di cinque minuti di raccoglimento in tutti i luoghi pubblici e di lavoro, con le serrande degli esercizi commerciali cittadini abbassate in segno di lutto, in orario che sarà definito e comunicato il giorno antecedente. Sarà proposto ai docenti delle scuole della città (nel giorno dei funerali di Papa Francesco già chiuse per il ponte del 25 aprile) di promuovere riflessioni sulla figura di Bergoglio, come sostenitore nel mondo di valori fondamentali come pace e fratellanza. Il 24 aprile alle 18 è invece in programma una messa nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco. Oggi, 22 aprile, con apposito decreto, anche la Presidente della Regione Stefania Proietti ha proclamato, in segno di cordoglio e vicinanza, il lutto su tutto il territorio regionale per i funerali di Papa Francesco. In tutte le sedi istituzionali, sia centrali che periferiche, oltre che presso gli Enti strumentali regionali, sono esposte le bandiere a mezz’asta. Il lutto varrà ovviamente anche per il giorno del funerale.
Come detto Papa Francesco era stato otto volte in Umbria, sei ad Assisi: la prima, storica visita era stata il 4 ottobre 2013, ad Assisi, festa del Patrono d’Italia: in quell’occasione Bergoglio visitò tutta la città, dal Serafico incontrando i ragazzi e gli operatori della struttura, ai poveri in Vescovado, senza dimenticare la messa nella Piazza Inferiore di San Francesco, la visita all’Eremo delle Carceri, l’incontro con le clarisse a Santa Chiara e con i membri dei consigli pastorali diocesani a San Rufino, per finire con i giovani umbri sul sagrato della Porziuncola.
Nel 2016 tre le visite in Umbria in pochi mesi: il 4 agosto, a Santa Maria degli Angeli, per l’VIII Centenario del Perdono d’Assisi; il 20 settembre, ad Assisi, per l’incontro interreligioso promosso per la Giornata mondiale di preghiera per la pace; il 4 ottobre, a Norcia, frazione di San Pellegrino, e nelle altre località del Centro Italia colpite dal terremoto. All’inizio del 2019, l’11 gennaio, la visita a sorpresa alle suore Clarisse del monastero di Santa Maria in Vallegloria, a Spello. Il 3 ottobre 2020, in visita privata ad Assisi, per celebrare l’Eucaristia sulla tomba di san Francesco e firmare, al termine, l’enciclica Fratelli Tutti: la prima enciclica firmata fuori dal Vaticano, e sulla tomba del Patrono d’Italia. Il 12 novembre 2021, Francesco fa ritorno in Umbria, a Santa Maria degli Angeli, in occasione della V Giornata mondiale dei poveri da lui indetta, incontrando in Porziuncola 500 persone provenienti dalle diocesi umbre e da diversi Paesi europei. Il 24 settembre 2022 l’ultima visita – la sesta volta – ad Assisi, per “The Economy of Francesco” convocato con una lettera del 2019 per il 2020 e rimandato a causa della pandemia. Un incontro al Lyrick con mille giovani economisti, imprenditori e changemaker per firmare un “patto” con l’invito a prendersi cura della casa comune.
