Saranno celebrati questa mattina, sabato 7 gennaio, alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale di San Martino in Trignano, i funerali di don Gianfranco Formenton, morto il 5 gennaio all’ospedale di Foligno, dove era stato ricoverato a seguito di un arresto cardiaco.
Il funerale sarà celebrato dall’arcivescovo Renato Boccardo, che aveva così commentato la morte del parroco di San Martino in Trignano: “La scomparsa di don Gianfranco crea un grande vuoto nella nostra Diocesi e nelle comunità cristiane che ha servito con passione e generosità. Rimane la sua preziosa testimonianza di discepolo fedele del Vangelo e di educatore della coscienza del popolo a lui affidato”.
Nato in Veneto il 13 marzo 1960, Gianfranco Formenton era stato ordinato presbitero dall’arcivescovo Antonio Ambrosanio il 16 luglio 1988.
Prima di guidare pastoralmente le comunità dell’Alta Marroggia a Spoleto, è stato parroco nella zona di Sellano (Forfi e Villamagina), dove ha vissuto e condiviso con quella gente la paura e la precarietà causate dal terremoto del 1997. Uomo e prete schietto, amante dell’essenziale e appassionato dei giovani, don Gianfranco ha sempre trovato rifugio sicuro nello sguardo del Cristo quattrocentesco di Villamagina.
Una vita accanto a generazioni di Scout, per i quali è stato guida ecclesiale sicura, personaggio forte, sincero e saggio. Fautore di una pastorale innovativa che potesse intercettare le persone di questo tempo, non ha mai avuto timore di essere anche bersaglio di critiche.
Sacerdote formato e informato, si è molto adoperato per l’ampliamento della chiesa di S. Martino in Trignano e per dare ai “suoi” giovani un oratorio: progetto realizzato grazie ai fondi della Conferenza episcopale italiana, a quelli della Diocesi e alla generosità dei parrocchiani.
Uomo di montagna, produttore anche di un’ottima grappa, ha sempre difeso con coraggio e determinazione i lavoratori in difficoltà ed ha consumato fiumi di inchiostro (anche digitale) per sensibilizzare la “sua” gente ad un’accoglienza umana e cristiana del forestiero.