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I Consorzi di Bonificazione del Centro Italia si ritrovano a Palazzo Leti Sansi – Il direttore Marcucci relatrice della giornata

Redazione

I Consorzi di Bonificazione del Centro Italia si ritrovano a Palazzo Leti Sansi – Il direttore Marcucci relatrice della giornata

Ven, 01/03/2013 - 18:12

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Nella splendida cornice di Palazzo Leti Sansi di Spoleto, sede del Consorzio della Bonificazione Umbra, questa mattina si è svolto uno degli incontri preparatori alla conferenza nazionale in programma in Sardegna il prossimo maggio che ha visto confrontarsi i rappresentanti dei consorzi di ben quattro regioni italiane: l’Umbria, le Marche, la Liguria e la Toscana. Alla presenza del Dott. Massimo Gargano, Presidente dell’ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari) si sono dibattuti temi importanti quali la riscossione dei contributi, dovuti in caso di intervento nei vari territori (relazione a cura della Dott.ssa Candia Marcucci direttore della Bonificazione Umbra), la ricollocazione dei materiali terrosi drenati dai fiumi e il rapporto confronto tra siccità e alluvioni.

Temi caldi, dichiara il Presidente Gargano che con l’ANBI associa 138 consorzi del territorio italiano e spiega l’importanza dei consorzi di bonifica come strumento per garantire un efficace presidio territoriale, coordinando interventi pubblici e privati per la difesa del suolo, la regolazione delle acque, l’irrigazione e la salvaguardia ambientale, coprendo il 50% del territorio nazionale.
Il tema della prevenzione e della sicurezza ambientale in un paese come l’Italia diventano obiettivi strategici per la crescita economica della nazione: 1,00 euro speso in prevenzione corrisponde a 5,00 euro spesi in situazione di emergenza, continua il Presidente coadiuvato dal Presidente della Bonificazione Umbra Dott. Ugo Giannantoni. L’esempio della recente alluvione in Toscana rende bene il valore economico della tutela del suolo e delle persone: 220 milioni di euro stanziati tra stato e regione, aziende bloccate o definitivamente chiuse senza contare le numerose perdite di vite umane. Sarebbero bastati gli interventi precedentemente individuati in un piano di prevenzione già esistente al momento dell’alluvione, ma mai attuato per mancanza di risorse, per scongiurare l’accaduto con un investimento di 96 milioni di euro, per di più spesi in situazione di non emergenza e quindi in trasparenza.
La ricetta per una buona gestione del territorio sta quindi in una costante e attenta manutenzione ordinaria della rete idrica , cosa puntualmente fatta dai vari consorzi che operano al livello nazionale, ma anche da un potenziamento degli interventi straordinari, che si rendono necessari per l’adeguamento della rete ai cambiamenti del territorio e del clima.
Altro tema centrale nell’attività dei consorzi è quello della gestione delle risorse idriche a scopi principalmente agricoli e anche per la produzione di energia elettrica pulita (idroelettrica e fotovoltaico) la cui attuale frontiera di sviluppo è quella di realizzare sistemi di irrigazione evoluti come quelli adottati in molte regioni italiane tra cui l’Umbria, che consentono un risparmio del 25% di acque irrigue, condizione importante nelle proiezioni che prevedono nel 2030 una richiesta del consumo dell’acqua dolce del 40% superiore rispetto alla prevista disponibilità. Tali sistemi, basati su tecnologia satellitare, oltre a mettere a disposizione dell’agricoltore l’acqua per l’irrigazione, gli forniscono indicazioni su quando e quanto irrigare in dipendenza delle precipitazioni già avvenute, di quelle in previsione, della particolare coltura e del suo stato di avanzamento. Un sistema che ha attirato l’attenzione perfino del Partito Comunista Cinese, i cui rappresentanti sono attesi in visita il mese prossimo per un approfondimento sul campo.
Passando all’analisi della situazione in riferimento ai 14 comuni di competenza del Consorzio di Bonificazione Umbra, il Presidente Dott. Ugo Giannantoni e il Direttore Dott.ssa Candia Marcucci spiegano che e’ tutto sotto controllo grazie al SIT (Sistema Informativo Territoriale) che monitorizza kilometri di canali, fossi, torrenti e fiumi, gestendone la manutenzione e garantendo la tempestività di quegli interventi di “ordinaria” emergenza quali quelli riscontrati a causa delle abbondanti piogge dello scorso week-end.
I Consorzi di bonifica e di irrigazione infatti operano in costante collaborazione e concertazione con gli altri enti presenti sul territorio, quali le Regioni, le Province e i Comuni e con il Dipartimento della Protezione Civile. In questo particolare contesto, è stata sottolineata la valenza di un buon sistema di comunicazione sia tra enti che tra l’ente e i propri associati.
Di seguito tutti i relatori della giornata:
il Presidente dell’ANBI Dott. Massimo Gargano, il Direttore Generale dell’ANBI Avv. Ann Maria Martuccelli, il Presidente dell’Unione Regionale dell’Umbria Mario Mori, i Presidenti dei Consorzi umbri Ugo Giannantoni e Vittorio Contessa, il Direttore del Consorzio della Bonificazione Umbra Dott.ssa Candia Marcucci e l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Spoleto Juri Cerasini che ha portato il saluto del Sindaco della città di ospitante.

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